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Bruno Taborro
Bruno Taborro

Medaglia d’oro al merito civile: la gioia e il ‘grazie’ dell’Anpi

L’ Anpi, con la sezione comunale “Capitano Salvatore Valerio” di San Severino e il Comitato provinciale di Macerata, esprime profonda gioia per il riconoscimento della Medaglia d’oro al merito civile conferita il 20 aprile 2022 dal Presidente della Repubblica alla Città di San Severino Marche perché “Durante il periodo bellico (1943/1945) partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche”.
Un grazie sentito va a tutti coloro che nelle proprie funzioni istituzionali o nell’impegno personale per la memoria e i valori dell’antifascismo e della democrazia si sono adoperati, anno dopo anno, per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Il riconoscimento, atteso fin dal 1964, quando il Comitato per le celebrazioni per il ventennale dalla liberazione propose di avviare l’iter al sindaco Angeloni, è il frutto dell’instancabile impegno del compianto e amatissimo presidente dell’Anpi locale il partigiano Bruno Taborro, che non ha risparmiato energie nei decenni, coinvolgendo nella presentazione delle istanze i sindaci Rossi, Eusebi e Martini. E’ proprio la domanda presentata dall’Amministrazione Martini, corredata di una ricchissima documentazione di memorie video e atti, raccolti con l’impegno dell’ufficio stampa del Comune, dei militanti Anpi e dei tanti testimoni e protagonisti di quelle vicende, che è arrivata a compimento in questo aprile 2022. Il riconoscimento al Merito civile sottolinea il ruolo corale della Resistenza della città di San Severino, il tessuto strettissimo tra la popolazione e i partigiani, la generosa accoglienza degli sfollati e l’apertura alle culture più diverse, la dignità nel dolore della violenza subita. Questa medaglia mette finalmente a tacere tutti quelli che in passato hanno ostacolato l’iter del riconoscimento, e quelli che in questi anni, anche nelle settimane scorse, hanno sminuito dai banchi dell’alta assise comunale l’esperienza resistenziale dell’intera Città, adombrandone la mancata rilevanza di interesse nazionale. Il prestigio che deriva da questo riconoscimento ci pone ancora di più di fronte alla responsabilità di saper tramandare tanta memoria e tanta cultura dell’impegno e della solidarietà: ora sta alla Città tutta, a partire dalle amministrazioni in essere e che verranno, dimostrarsi degna di tanto passato, investendo in progetti e iniziative che sappiano valorizzare il patrimonio antifascista ereditato.

Donella Bellabarba (presidente Anpi San Severino) e Francesco Rocchetti (presidente provinciale Anpi)

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