Mercoledì 20 aprile, alle ore 20.45 (in abbonamento), salgono sul palco del Feronia gli attori Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta, Attilio Fontana,
Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari e Malvina Ruggiano per mettere in scena “Tre uomini e una culla” di Coline Serreau (adattamento teatrale di Coline Serreau e Samuel Tasinaje dall’omonimo film di Coline Serreau) per la regia di Gabriele Pignotta.
Lo spettacolo è in esclusiva regionale con il Cineteatro La Perla di Montegranaro.
Chi non ricorda i dolci sorrisi che la piccola Marie rivolge dalla culla ai suoi tre papà “improvvisati” nella pellicola francese degli anni Ottanta o nel fortunato remake hollywoodiano? La bimba, piombata improvvisamente nella routine libertina dei tre scapoli incalliti, finirà per conquistarne l’affetto e rivoluzionarne la vita. La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento, approda ora per la prima volta sui palcoscenici italiani grazie a un nuovo adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film. Fedele alla vicenda originale, lo spettacolo tratta con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia.
I tre protagonisti, che sono archetipi dell’uomo che una donna può incontrare e amare (l’uomo-padre, l’uomo-amante e l’uomo-amico fraterno) rifiutano ogni responsabilità perché non vogliono perdere la propria infanzia. Presto però verranno conquistati dall’affetto della piccola bambina che ne rivoluzionerà positivamente l’esistenza. Lo spettacolo, interpretato con grandissima bravura da tutti i protagonisti, non descrive solo la realtà ma anche una favola e un’utopia per far nascere un desiderio di un profondo e necessario cambiamento nella società. La Serreau cerca di trascendere la realtà con un fine e delicato umorismo. L’esito convincente della rappresentazione, molto divertente e applaudita a più riprese dal pubblico, deve molto alla traduzione e all’adattamento teatrale, frizzante, dai dialoghi serrati, dal ritmo vivace e dai continui colpi di scena. La pièce, ricca di spunti comici e momenti toccanti, si conferma un lavoro originale, capace di offrire un ritratto ricco dei rapporti tra i sessi nella Francia attuale. Le varie sequenze in cui è articolato il testo, inframezzato in maniera funzionale da brevi brani di canzoni francesi degli anni Ottanta, è vivacizzato da alcune scene parallele in cui sono alternati esterni e interni della vicenda con maestria, sveltezza e brio.