Sono stati pubblicati, a cura del Comune e della Fondazione Salimbeni, gli atti del convegno di studi su “Dante Alighieri e Filippo Bigioli tra arte, poesia, teatro e teologia” ospitato, alla fine di settembre, al teatro Feronia. Nella raccolta, tra i tanti preziosi contributi, figurano quelli di Stefano Papetti, Pietro Maranesi, Alfredo Luzi e Alberto Pellegrino.
Proprio il professor Papetti, attualmente curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno, docente di tecniche artistiche e restauro presso il corso di laurea in Tecnologia per la conservazione dei Beni culturali dell’Università di Camerino, in occasione del convegno presentò anche un vero e proprio tesoro, di proprietà del Comune, custodito a San Severino e che richiama alla Divina Commedia.
Si tratta dei ventisette bozzetti ad olio realizzati per le tavole che il cavalier Romualdo Gentilucci di Fabriano, cultore delle Belle arti e promotore di iniziative artistiche ed editoriali, commissionò all’artista settempedano Filippo Bigioli nel 1854 e da cui furono in seguito tratti i soggetti per le grandi tele che costituiscono la Galleria Dantesca, e che misurano 6 metri per 4 metri. Le opere furono dipinte a “finto arazzo” con colori vegetali direttamente sulla tela e senza imprimitura dallo stesso Bigioli insieme ad altri artisti.
“Notizia recente – svela l’assessore alla Cultura e vice sindaco Vanna Bianconi – è che durante un sopralluogo in un deposito comunale, a palazzo Servanzi Confidati, è stato trovato un ventottesimo quadretto dedicato sempre alla più grande opera di Dante”.
E non sarebbe tutto perché di Bigioli ci sarebbero anche degli schizzi che accompagnerebbero i bozzetti dipinti. Con riferimento a queste pregevolissime opere, fino ad oggi si sapeva che fossero appunto ventisette. Il convegno, dunque, è stata l’occasione per “far vivere un momento di rinnovato amore verso quanto possediamo a San Severino – come ha sottolineato il sindaco Rosa Piermattei – e per dare stimoli culturali che saranno un ulteriore motivo per la valorizzazione del patrimonio artistico cittadino”.