Con “serenità e spirito di servizio” Francesco Borioni, candidato sindaco di “San Severino Futura” – 56 anni, impiegato di banca, consigliere comunale uscente – ha presentato ieri pomeriggio, al “San Domenico”, la propria lista con il programma elettorale e i sedici candidati al Consiglio comunale. “Il nostro è un progetto iniziato già cinque anni fa e che, diversamente dal solito, non si è perso negli anni – ha sottolineato Borioni – ma è andato avanti e oggi si ripropone anche più ampliato”.
Pur essendo una lista civica, la formazione progressista che si presenta stavolta agli elettori settempedani può contare anche sul sostegno del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico, che nel 2016 appoggiavano invece altri candidati sindaci. Dunque, una coalizione più forte, che nei mesi scorsi ha avviato anche un percorso di ascolto e condivisione con la cittadinanza attraverso l’esperienza di “FabbricaSanSeverino”.
“Dall’altra parte – sono state, infatti, le parole del candidato sindaco Francesco Borioni – ci sono due liste di destra, i cui promotori si sono divisi per il potere: Tarcisio Antognozzi per 4 anni e mezzo è stato assessore e ha condiviso e indirizzato le scelte del sindaco Rosa Piermattei. Uno squallido teatrino della politica che allontana le persone. E, mentre gli altri si dividono per questioni di interesse, l’unico gruppo rimasto coeso rispetto alle precedenti elezioni, allargandosi politicamente a Pd e 5 Stelle e includendo associazioni e società civile, per il bene comune senza distribuzione di poltrone, è rappresentato dalla nostra lista”.
Imbeccato dall’opinionista Fabrizio Cambriani («la tirata in solitaria sui punti del programma ci sembrava un po’ stucchevole», ha detto subito Borioni), il candidato di “San Severino Futura” – prima di presentare ufficialmente la sua “squadra”, definendola “coesa” e “un mix di persone giovani ed esperte, con spiccate professionalità nel proprio campo” – ha illustrato i punti qualificanti del programma senza però risparmiare frecciate all’Amministrazione uscente: “Non mi è piaciuto il modo di usare il sisma, prendersi meriti che sono di altri. All’inizio c’è stata la Regione Emilia Romagna che ha preso in mano la situazione, senza di loro eravamo allo sbando. Per il resto ogni giorno una foto, veramente discutibile. Avrei preferito un profilo più basso. La ricostruzione privata sta andando bene, ma in generale siamo al 40esimo posto, mentre con la ricostruzione pubblica siamo praticamente fermi. Sono stati carenti sull’ordinaria amministrazione, al di là degli asfalti pre-elettorali. E credo che tale incapacità politica si accentuerà qualora questa Amministrazione dovesse fare un secondo mandato. Sta finendo l’onda creata dal sisma”.
Quindi, il programma: Borioni ha rimarcato i temi fondamentali, “che sono per San Severino l’Assem, per il cui sviluppo bisognerà lavorare sin da subito, soprattutto sul fronte elettricità, per evitare di essere fagocitati dalle grandi aziende; poi lo sviluppo della viabilità sia sul fronte bretella con Tolentino, per far sì che si passi quanto prima ai lavori di un’opera già approvata, sia anche per l’allaccio alla Pedemontana Fabriano-Muccia”. “Le opere sono già visibili a Matelica, mentre noi dobbiamo puntare ad una Sp361 a scorrimento veloce», ha detto Borioni.
Ed ancora: “Riguardo alle scuole, devono restare in città, su questo tema sono stato d’accordo anche con Fdi, mentre per la sanità dovremo puntare alla medicina di base valorizzando una sanità territoriale complementare, con una buona diagnostica. Infine, se saremo eletti lavoreremo immediatamente sul fronte dei fondi europei del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) ottenuti dal Conte-bis che reputo l’ultimo vagone dell’ultimo treno per un turismo e un’economia diversi”.
La presentazione al pubblico settempedano (munito di Green pass) è proseguita poi con il “debutto” della lista: Alessandra Aronne, 59 anni, docente; Samuele Bonifazi, 42 anni, operario; Michela Cambiucci, 36 anni, impiegata; Oliviero Carducci, 50 anni, imprenditore; Cadia Carloni, 57 anni, manager; Giovanni Chiarella, 47 anni, avvocato; Americo Eugeni, 63 anni, ingegnere; Alessandro Giusepponi, 60 anni, docente; Fabrizio Marinelli, 46 anni, impiegato; Pietro Paparelli, 27 anni, impiegato; Gianpiero Pelagalli, 60 anni, dipendente della Sanità pubblica; Gilberto Primucci, 59 anni, impiegato; Mirta Ramaccini, 57 anni, impiegata; Francesco Maria Setaro, 37 anni, pedagogista; Lucia Ticà, 44 anni, docente; Martina Zucchi, 36 anni, ricercatrice universitaria.
“Sarà diversa, bella come una stella”: è la frase di Lucio Dalla scelta per lanciare la sfida elettorale.