Lunedì prossimo una delegazione del Comitato Pro scuole sicure di San Severino sarà a Roma, assieme al Comitato scuole sicure centro Italia, per un incontro con l’associazione “Save the children” per parlare di sicurezza scolastica e diritti dell’infanzia e attivare progetti di collaborazione. Il gruppo di genitori settempedani di recente si è costituito ufficialmente in associazione, con il nome “108 una scuola per la vita” con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività sui temi della sicurezza scolastica e della prevenzione antisismica e su tutto ciò che riguarda i diritti dei minori. “Guardando il servizio di domenica scorsa della trasmissione Le Iene sulla sicurezza scolastica, realizzato da Nadia Toffa, si conferma che la nostra associazione non si è inventata nulla – affermano i componenti del gruppo settempedano – perché la legge prescrive tre livelli di sicurezza per gli edifici scolastici e, secondo le norme, quelli che sono sotto lo 0,3 sono ad alto rischio. Riguardo alla Luzio, con i due diversi indici di vulnerabilità sismica dettati dalle perizie, pari allo 0,22 e allo 0,05, nella migliore delle ipotesi la scuola è ad altissimo rischio. Vorremmo sapere se sono stati fatti i lavori prescritti dalle schede Aedes oppure se sia stato riaperto senza lavori”.
L’associazione aveva chiesto nel merito informazioni al Comune ricevendo risposta lo scorso 19 dicembre: in essa si diceva che non erano stati fatti dei lavori. “Vorremmo chiarezza, sapere se e cosa è stato fatto e quando e chi si è preso la responsabilità di riaprire l’edificio alla frequenza scolastica – concludono i genitori –. Il nostro primo interesse è che gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, a San Severino, abbiano oltre alla garanzia del diritto allo studio quella di avere a disposizione un ambiente sicuro e tranquillo in cui poter trascorrere ore proficue con insegnanti e compagni”.