Un piccolo colpo di teatro accoglie i visitatori nei nuovi spazi espostivi della mostra “Remo Scuriatti, fotografo e pittore”, che ha traslocato dal palazzo della Ragione Sommaria e dall’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia per riaprire ufficialmente un vero e proprio percorso tutto nuovo nelle sale al piano terra della pinacoteca “Tacchi Venturi”, in via Salimbeni.
“Abbiamo separato la pittura dalla fotografia e ricollocato tutti i quadri rovesciando la logica della mostra – sottolinea Alberto Pellegrino, curatore della rassegna –. Ora le opere figurative trovano ospitalità nella saletta del mosaico romano; poi, a seguire, si hanno tutte le tele che celebrano il paesaggio tanto caro a Scuriatti e, ancora, le Galattiche e le opere degli ultimi suoi anni. Infine la parte della fotografia che cela una piccola sorpresa”.
E’ invece grande, agli occhi del visitatore, la sorpresa per l’ingresso “rovesciato” alla mostra con opere esposte anche nel cortiletto interno della pinacoteca. Si tratta solo di un richiamo, di un’occasione in più per una visita da dedicare alla scoperta dell’infinito patrimonio pittorico locale custodito in gran parte nelle sale di palazzo Manuzzini.
“Con quella di Scuriatti quest’estate sono ben quattro le mostre che ospitiamo in città – sottolinea il sindaco Rosa Piermattei -. A palazzo Servanzi Confidati c’è la doppia mostra “Memorie di una Terra”, dedicata al Museo del Territorio e al Museo della Guerra. Nell’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, e nelle sale del palazzo della Ragione Sommaria, si può visitare la doppia personale di Paolo Gobbi e Adriano Crocenzi dal titolo: “Come funamboli sul filo sospesi”. Qui la mostra dedicata al grande artista settempedano del Novecento, Remo Scuriatti. Insomma, San Severino si conferma ancora una volta, e anche per l’estate appena iniziata, una vera e propria città d’arte capace di proporre una variegata offerta ai turisti e ai visitatori in quasi tutti i campi”.