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Sala parto all'ospedale di San Severino
Sala parto all'ospedale di San Severino (foto d'archivio)

Punti nascita e riaperture: il Comitato pro Ospedale non molla e sollecita politica locale

Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a maggioranza la mozione – presentata dal Movimento 5 Stelle – che impegnerà la Giunta a chiedere a Governo e Ministero della Salute la revisione dei criteri di organizzazione dei Punti nascita, in deroga rispetto al criterio dei 500 parti annuali, con l’obiettivo di riaprire i punti nascita che erano stati chiusi per rispettare i parametri della legislazione nazionale. Fra loro anche il reparto di Ostetricia di San Severino, chiuso 5 anni fa.

“Raccogliemmo oltre 22 mila firme – ricorda il vicepresidente del Comitato in difesa del nostro ospedale, l’avvocato Marco Massei – e facemmo una grossa battaglia, anche a colpi di ricorsi, supportata anche dal fatto che il reparto di San Severino aveva avuto sempre più di 500 parti all’anno e, di conseguenza, non aveva bisogno neppure della cosiddetta ‘delega’. Contrariamente, invece, al punto nascita di Fabriano che si attestava attorno ai 350 parti. E oggi la battaglia si riaccende partendo proprio da Fabriano e dall’entroterra. La Regione, ora a guida centro-destra, si è espressa, ma serve un’azione forte e congiunta condivisa dal basso. L’ideale sarebbe che anche il Consiglio comunale di San Severino si muovesse come è stato fatto a Fabriano, approvando una mozione di indirizzo – da inviare poi in Regione – affinché sia tenuto in considerazione pure l’ospedale ‘Bartolomeo Eustachio’ nell’ambito di una nuova organizzazione dei punti nascita sul territorio regionale. Non possiamo restare alla finestra, dobbiamo agire. E il Comitato è pronto a fare la sua parte”.

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