Si tiene sabato 27 marzo la Commemorazione della morte di Gesù, la ricorrenza più importante dell’anno per la religione cristiana dei Testimoni di Geova. Vi assisteranno mezzo di milione di persone in Italia e oltre 20 milioni nel mondo. Nella provincia di Macerata saranno tremila quelli che seguiranno l’evento in videoconferenza.
Ecco la nota.
Secondo i Vangeli, la notte prima di morire Gesù comandò ai suoi seguaci di ricordare la sua morte. I Testimoni di Geova, proprio come i primi cristiani, si radunano una volta all’anno per questa speciale ricorrenza nella data corrispondente al giorno in cui Gesù morì: il 14 nisan del calendario ebraico in uso nel I secolo. Quest’anno quella data corrisponde a sabato 27 marzo.
“A causa della pandemia in corso, anche quest’anno i Testimoni parteciperanno all’evento in videoconferenza. Questo consentirà di proteggere la salute di tutti, incluse le persone anziane e più fragili”, sottolinea Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova per la regione Marche.
“La Commemorazione o la Cena del Signore è una celebrazione semplice, non ha nulla di mistico, pur rappresentando un momento importante per i Testimoni di Geova. Fu concepita da Gesù per i suoi seguaci affinché potesse essere ripetuta una volta l’anno, come ogni anniversario, nelle situazioni più diverse e in tutti i contesti, compreso la propria abitazione”.
Negli scorsi anni – proprio per l’agevole riproposizione dell’evento – è stata svolta, oltre che nei luoghi di culto, anche in ospedali, case di riposo e prigioni. Il 27 marzo, ogni persona e famiglia che desidera potrà seguire la Commemorazione dalla propria casa tramite la videoconferenza.
Chiunque volesse assistere alla celebrazione, può rivolgersi a un testimone di Geova di sua conoscenza o utilizzare i contatti reperibili cliccando sul seguente link: www.jw.org/it/testimoni-di-geova/commemorazione/
Ulteriori informazioni sulla Commemorazione della morte di Gesù o sui Testimoni di Geova, la seconda religione cristiana in Italia, sono disponibili visitando il sito jw.org.