Ultime news
  • Recupero pascoli arborati: accordo tra Unione montana, allevatori e università di Ancona
  • Studenti del “Divini” in azione per la campagna ecologista “Eco-Schools”
  • Un sabato in biblioteca con… “Il Carnevale degli animali”
  • Sonore lezioni: protagonisti voce e strumenti a percussione
  • Nel finale la Settempeda ribalta l’Esanatoglia con le reti di Sfrappini e Capenti
  • Alberto Pilato lascia l’incarico di consigliere comunale
  • Si avvicina il Carnevale, ecco gli appuntamenti per adulti e bambini
  • “Madame Show”, al Feronia una divertente commedia musicale
  • Giorno del Ricordo: iniziativa al monumento ai Caduti
  • Ponte Taborro, completata la segnaletica: ora c’è lo STOP

Il SettempedanoIl Settempedano

Soverchia Marmi
  • Home
  • Elezioni Comunali
    • Ultime News
    • 2021
      • Elenco liste
      • Risultati
    • 2016
      • Elenco liste
      • Risultati
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • L’angolo matematico
    • Pillole di cultura Settempedana
    • Cabina di proiezione
  • Teatri di Sanseverino
  • L’intervento
  • Economia
  • Sport
    • Speciale TOKYO 2020
  • Contatti
Home | Cultura | Recensione cinematografica: “I Care a Lot”, di J Blakeson
Euro Net San Severino Marche
I Care a Lot
I Care a Lot

Recensione cinematografica: “I Care a Lot”, di J Blakeson

Pubblicato da Mauro Grespini in Cultura 685 Visite

Marla Grayson è una tutrice legale: il tribunale le affida, di continuo, gli anziani incapaci di badare a loro stessi (perché rimasti da soli o con dei parenti incapaci di aiutarli). Lei si occupa di ogni aspetto della vita dei suoi assistiti, curando il loro intero patrimonio, mentre i signori vengono trasferiti in una casa di riposo. Ma Marla non è una benefattrice, il suo è un gioco sporco: corrompe medici, direttori di case di riposo, chiunque, affinché possa accaparrarsi i migliori vecchi, quelli più ricchi, per poter mettere mano sui loro beni senza infrangere alcuna legge. La sua crudele attività è proficua, fino a quando non diviene la tutrice di Jennifer Peterson, una signora apparentemente sola, ma, in realtà, la donna è la madre di un boss della mafia russa: da quel momento, per Marla cominciano i guai.

I Care a Lot è il nuovo film di J Blakeson, uscito il 19 febbraio su Amazon Prime Video. Un’opera spietata, capace di trattare un tema così delicato (lo sfruttamento delle persone anziane da parte di chi dovrebbe tutelarle) con un misto di ironia, serietà e cinismo: una schietta denuncia che si mescola con i toni della commedia cupa. Marla è una donna glaciale, determinata, dalla personalità netta e tagliente: tanto è precisa nella cura del suo aspetto (con i suoi capelli a caschetto e l’abbigliamento sempre impeccabile), tanto lo è nell’ottenere ciò che vuole. Divide il mondo in forma binaria: c’è chi comanda e chi viene comandato, leoni e agnelli, ricchi e poveri. Non ci sono vie di mezzo: o si è vincitori o si è perdenti. Lei si autodefinisce “leonessa”, e lo è: la sua fermezza non è scalfita nemmeno dalla violenta mafia russa. Tra dramma e commedia dark, I Care a Lot è un film che intrattiene fino alla fine, trattando temi scottanti ed attuali senza pedanteria né lentezza.

Una storia, alla fine, meno folle di quanto sembri: Marla Grayson è un falco, uno dei rapaci d’oggi. Incapace di provare empatia e affetto per il prossimo, al di là delle poche persone che ama (come la socia e amante Fran), lei è una dei tanti squali del profitto: pronta a devastare la vita di chiunque per il suo tornaconto. Nulla di personale, è solo business: non esistono persone e morale, solo denaro e guadagni. Sostanzialmente, ha seguito le tappe del “sogno americano”: partire da zero, lavorare sodo e farsi da sé. Lo ha fatto, incappando in una delle più comuni deviazioni di questo schema: calpestare gli altri pur di arricchirsi. La storia del cinema è piena di spietati uomini d’affari, come Gordon Gekko (Wall Street, di Oliver Stone), Jordan Belfort (The Wolf of Wall Street, Martin Scorsese) e Daniel Plainview de Il petroliere (There Will Be Blood, Paul Thomas Anderson). Quest’ultimo, drena il petrolio dalle terre altrui, utilizzando ogni mezzo (lecito e non) per allargare il suo impero, e Marla ha la stessa fame di autorità, segue le stesse orme, cambiando soltanto la fonte di ricchezza. Tra i due personaggi ci sono differenze evidenti (Plainview è drammatico e titanico, mentre Grayson ha uno stile molto più sobrio), ma il nucleo è lo stesso: spolpare, sempre, al massimo le proprie prede. Nei secoli, gli sciacalli della ricchezza hanno solo cambiato aspetto, non l’obiettivo.

Quando si arriva ad un livello così alto di potere e malignità, gli avvoltoi non si fanno più la guerra tra di loro: si accordano, si mettono in società, e così le ricchezze moltiplicano. A quei livelli di opulenza, vale la battuta di Peter Thiel: «La concorrenza è per i perdenti». E Marla non è una perdente, non lo è mai, nemmeno quando non c’è più nulla da fare.

Silvio Gobbi

Print Friendly, PDF & EmailStampa questo articolo
recensione cinematografica 2021-02-21
+Mauro Grespini
  • tweet

TAG: recensione cinematografica

Centro Medico Blu Gallery
Articolo Precedente Poste, da martedì 23 in pagamento le pensioni di marzo
Articolo Successivo Tornati alla ‘Lazzarelli’ anziani trasferiti 3 mesi fa: ora si attende riapertura dell’Hospice

Articoli simili

Al via la campagna ecologista "Eco-Schools"

Studenti del “Divini” in azione per la campagna ecologista “Eco-Schools”

5 febbraio 2023

Iniziativa in biblioteca

Un sabato in biblioteca con… “Il Carnevale degli animali”

5 febbraio 2023

Terzo e ultimo appuntamento di "Sonore lezioni"

Sonore lezioni: protagonisti voce e strumenti a percussione

4 febbraio 2023

Nuove foto

Dirigenti Avis a scuola per la consegna del nuovo calendario
Riconoscimenti ai presidenti che hanno fatto la storia della società
Il lungo corteo funebre per Simone
L'allenatore Sileoni
Pallavolisti in erba protagonisti al palasport
Francesco Rapaccioni con il gruppo nel cortile interno del carcere
La scuola e il diritto alla prevenzione
Un angolo del cimitero di San Michele
Del Medico, autore del secondo gol
Da sinistra: Simona Nasso, Alessandro Ranciaro, Rosa Piermattei e Marco Sabbatini
Daniele Moretti

Social

Seguici su Faebook

Login

  • Registrati
  • Hai dimenticato la password?

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Il Settempedano

Direttore editoriale
Cristiana Zampa

Direttore responsabile
Mauro Grespini

Cellulare +39 (338) 3616476
maurogres@hotmail.com

Editore
Associazione Gopher
Reg. Trib. di Camerino
n. 2/97 del 20/05/1997
P.IVA 01288480435

Elenco categorie

  • Attualità (1.966)
  • Cabina di proiezione (7)
  • Consigliati (1.990)
  • Cronaca (1.827)
  • Cultura (1.618)
  • Economia (816)
  • Elezioni Comunali (171)
  • L'angolo matematico (11)
  • L'intervento (249)
  • Pillole di cultura Settempedana (23)
  • Speciale TOKYO 2020 (10)
  • Sport (2.572)
  • Teatri di Sanseverino (298)
Il Settempedano © Copyright 2020, Tutti i diritti riservati | Web Agency Studio Borgiani