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Pietro Pavoni
Pietro Pavoni

Pavoni si fa onore pure nella città gemellata di Ferentino

Su un percorso reso molto difficile dal fango, la “spedizione” di atleti del Team Co.Bo. Pavoni di San Severino si è fatta onore anche a Ferentino, in Ciociaria. I settempedani, del resto, ci tenevano tanto a far bene in questa sesta tappa del Giro d’Italia di ciclocross perché le città di San Severino e Ferentino sono gemellate dal 1998 e nel corso degli anni c’è sempre stata grande solidarietà e amicizia fra le due realtà, specie nei momenti più difficili, come ad esempio durante la crisi sismica del 2016. Così, domenica, presso il Parco delle Molazzette il ciclista di punta del team, Pietro Pavoni, ha mostrato tutta la sua esperienza e, confermando il buon momento di forma, ha chiuso la gara all’ottavo posto nella categoria Elite – quella dei più forti della specialità – al cospetto dei migliori avversari del circuito. E’ risultato, alla fine, anche il primo dei concorrenti marchigiani in gara. Fra gli Amatori, invece, è andato ancora molto bene l’ex campione italiano Allievi, Michele Salza, che ha vinto la categoria M5, mentre ha sfiorato il podio Andrea Pasquarella giungendo quarto nella classe M3. Infine, tredicesima piazza per Filippo Raimondi nella M4. L’altro gemello Pavoni – Paolo – non ha invece preso parte alla trasferta laziale. Per la cronaca il successo di tappa, a livello assoluto, è andato al bresciano Cristian Cominelli, seguito dall’altoatesino Jakob Dorigoni e dal bergamasco Luciano Rota. Oltre 750 i partenti. “Abbiamo corso su un tracciato fangoso, a tratti allagato – racconta Pietro Pavoni – in cui abbiamo dovuto ricorrere alla corsa podistica per uscir fuori, bici in spalla, dai tratti più impervi. Per il pubblico comunque è stata una prova spettacolare”.

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