Un improvviso malore ha strappato all’affetto dei suoi cari l’ottantaseienne Fedele Cochi, l’unico a San Severino a chiamarsi con questo nome. Me lo disse lui stesso, qualche tempo fa, in quei due giorni trascorsi insieme ai seggi elettorali. E così è ancora oggi, perché gli altri due “Fedele” settempedani non sono più qui: uno è deceduto, l’altro è emigrato all’estero.
Nomen omen, avrebbero detto gli antichi Romani credendo che nel nome della persona fosse indicato il suo destino. E Fedele Cochi ha trovato proprio nella fedeltà la sua rotta: fedele ai suoi principi, al lavoro, alla famiglia, alla sua adorata Rossana, accanto alla quale ha trascorso quasi settant’anni di vita. Con lei avrebbe festeggiato il prossimo anno il 65° anniversario di nozze.
Oltre alla moglie, Fedele lascia i figli Gianni e Paola, la nuora Serenella, il genero Cristiano, i nipoti Martina, Alessio con Cecilia, Leonardo con Silvia, l’adorato pronipote Valentino e la sorella Ivana.
Nel corso degli anni lui ha fatto tantissime cose, sia in campo lavorativo (operaio, benzinaio…), sia nel tempo libero: è stato a lungo una “colonna” della Banda musicale “Adriani”; ha fatto parte del mitico complesso musicale “Scacco matto”; si è impegnato anche nel Circolo ricreativo dei pensionati e ha svolto molte opere socialmente utili per la sua San Severino. Alla passione per la musica abbinava l’amore per la pittura e, appena arrivava l’ispirazione, raffigurava su tela le sue sensazioni, i suoi incanti. Ma certamente uno dei momenti per lui più emozionanti è stato quello trascorso a bordo degli scuolabus, dove prestava servizio – al fianco degli autisti – per garantire la sicurezza dei piccoli alunni. Una bellissima esperienza, perché lui amava la vita e rivedeva nei bambini quella gioia di vivere che lo ha sempre mantenuto giovane, fino all’ultimo respiro fatto nel sonno.
Domani, martedì 24 novembre, i suoi funerali saranno celebrati nella chiesa di San Domenico, partendo dall’ospedale alle ore 14.30. Dopo il rito, il feretro proseguirà per la cremazione.