Sono trascorsi ormai alcuni giorni da quando Settimio Ciccotti ci ha lasciati, spegnendosi a 82 anni in una camera dell’ospedale di San Severino dove era ricoverato da diverse settimane per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Era molto conosciuto, non solo in città, anche se negli ultimi anni – raggiunta l’età della pensione – amava spesso ritirarsi in campagna, nella sua casa di Gaglianvecchio, per ritrovare la quiete, la tranquillità della campagna, facendo magari lavoretti di falegnameria o curando qualche piccolo hobby.
Ma Settimio, nel tempo, è stato sempre un uomo benvoluto e stimato. Arrivò con la sua famiglia a San Severino (da Caldarola, dove era nato) quando aveva 2 anni; qui si è sposato poi con la signora Ileana ed è diventato papà di Roberto e Francesco. Ha insegnato Educazione tecnica alle Medie di Tolentino e ha fatto nascere uno dei saloni-auto “storici” a livello locale: nel ’69 era concessionario Simca, quindi dal 1982 è diventato punto di riferimento della Peugeot. Un’attività portata avanti assieme ai figli fino ai primi anni Duemila.
Al di là del lavoro, però, Settimio Ciccotti rimarrà sempre nel cuore e nelle memorie di tanti settempedani per il suo divertito impegno in campo sociale con l’associazione “Qui sotto non ce pioe”, che ha intercettato diverse generazione con attività ricreative e goliardiche promosse a cavallo degli anni Ottanta e Novanta. Ogni volta era un successo e guai a perdersi un appuntamento della “serie”! Rimarranno memorabili le feste al “San Paolo”, le cene fra amici e quell’uscita in “litturina” fino a Civitanova per mangiare il pesce in compagnia di decine e decine di giovanotti e signore o signorine di una San Severino che amava divertirsi semplicemente stando insieme.
Settimio, oltre alla moglie Ileana, ai figli Roberto e Francesco, lascia la nuora Elena, i nipoti Filippo, Alessandro e Andrea, il fratello Carlo, la cognata Mara e la nipote Paola, cui vanno le condoglianze anche del Settempedano.
E proprio i familiari, nel ringraziare quanti sono stati a loro vicini in questo triste momento, desiderano esprimere pubblicamente la propria gratitudine nei confronti della Divisione di “Medicina” dell’ospedale di San Severino, diretta dal dottor Giovanni Pierandrei, per le amorevoli cure prestate a Settimio nei giorni difficili della malattia, non facendogli mai mancare premurose attenzioni. Il loro grazie va a tutti i medici, gli infermieri e le Oss dell’intero reparto.
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