Un sabato di lavoro straordinario per i Carabinieri di San Severino, impegnati in tre azioni distinte e differenti con l’ausilio di uomini e mezzi del Radiomobile di Tolentino.
Primo caso.
Il proprietario di una pizzeria aveva denunciato nei giorni passati la sparizione di denaro e altri oggetti dal suo locale. I militari dell’Arma hanno così iniziato a svolgere indagini per furto e sono risaliti a un giovane ventenne (residente a San Severino) che in estate era stato un dipendente stagionale della pizzeria. Senza l’autorizzazione del titolare, il ragazzo aveva fatto una copia delle chiavi d’ingresso e con quelle era poi tornato, di nascosto, sul suo vecchio posto di lavoro per trafugare denaro dal fondo-cassa e altri oggetti, come ad esempio delle audiocuffiette. I Carabinieri hanno sospettato di lui, quindi hanno perquisito il suo domicilio e lì hanno rinvenuto proprio la copia delle chiavi e una parte della refurtiva. Da qui la denuncia per furto.
Secondo caso.
Durante un pattugliamento del territorio è stata fermata un’auto con 4 giovani a bordo, due ragazze e due ragazzi, poco più che ventenni. Il proprietario del veicolo è residente in un Comune del maceratese. Questi aveva con sé circa 30 grammi di marijuana e un coltellino per tagliarla. Così per lui – 20 anni, operaio, già noto alle Forze dell’ordine – è scattata la denuncia di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. Il suo amico, che in quel momento era al volante dell’auto (pur non essendone il proprietario), aveva invece in tasca soltanto 3 grammi di marijuana. Nei suoi confronti è stata inviata la dovuta segnalazione in Prefettura; inoltre gli è stata ritirata la patente perché trovato in possesso di stupefacente mentre guidava. Nessun provvedimento per le due ragazze.
Terzo caso.
Il terzo episodio è stato senza dubbio quello più animato, destando anche un po’ di apprensione fra i cittadini che avevano visto o udito le auto dei Carabinieri attraversare il centro a sirene spiegate. Peraltro, due militari dell’Arma sono stati costretti a ricorrere alle cure del Pronto soccorso di San Severino, ma – per fortuna – nulla di grave. Tutto è nato all’esterno di un bar, quando una coppia di uomini settempedani (entrambi classe ’63) non sono stati fatti entrare dal gestore perché visibilmente ubriachi. Erano passate da poco le 16.30. Lì fuori c’erano anche dei ragazzi, che hanno assistito alla scena: i due hanno cominciato a urlare e inveire, in particolare uno di loro, decisamente più agitato dell’altro. Sono intervenuti due agenti della Polizia locale e quattro auto dei Carabinieri perché la chiamata di aiuto al 112 parlava di rissa. In realtà nessuno si stava picchiando, però c’era questa concitazione a causa del comportamento dei due uomini. Nel tentativo di riportare la calma un Carabiniere è stato fatto cadere a terra dal più esagitato, il quale alla fine è stato ammanettato e portato in caserma per resistenza a pubblico ufficiale. Ora è agli arresti domiciliari in attesa della convalida di fronte al giudice. Il processo per direttissima è atteso domattina (lunedì) al Tribunale di Macerata.