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La signora Barbara Micozzi Cristini

Il ricordo: Barbara Micozzi Cristini, donna volitiva e moderna

Se saprai starmi vicino
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
e il tuo corpo canterà con il mio
perché insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

E’ la poesia di Pablo Neruda che la signora Barbara Micozzi conservava gelosamente nel suo libro di preghiere. Versi che sono il segno del profondo legame con cui, fino all’ultimo respiro, è rimasta unita a suo marito, l’indimenticato Giancarlo Cristini.

Con l’arrivo dell’autunno ci ha lasciato anche lei, all’età di 88 anni, dopo aver trascorso una vita intensa, dedita al lavoro e alla famiglia.

Originaria di Castelraimondo, Barbara Micozzi Cristini era la terza di quattro sorelle: donna energica, volitiva e moderna. Dopo il matrimonio si trasferì a San Severino e, assieme al marito, trasformò negli anni ’70 l’attività di commercio di famiglia in un moderno centro di distribuzione alimentare all’ingrosso a Taccoli, uno dei più moderni della regione.

Un centro che operò fino a quando le strategie commerciali suggerirono a Giancarlo e Barbara di rivolgersi direttamente al mercato al dettaglio attraverso l’apertura di supermercati. Lei seguì personalmente questa trasformazione e si dedicò principalmente alla gestione del “Paniere” di San Severino, dove coltivò un bellissimo rapporto con i propri collaboratori e con i clienti. Amava molto i giovani e il suo lavoro, diventando ben presto un punto di riferimento per molte persone che frequentavano quel luogo di vendita.

Dopo la cessione dell’azienda, e a seguito del terremoto, la signora Barbara ha trascorso molto tempo nella sua amata Cagnore, assieme alla cara Nena, la tata di famiglia. Qui era solita fare lunghe passeggiate e intrattenersi piacevolmente a parlare con gli amici.

La sua scomparsa segna un grande vuoto. E’ stata un bell’esempio di vita per le figlie Maria Teresa e Maria Cristina e per i nipoti Marco, Francesco e Maria Luce. E il suo ricordo continuerà a illuminare la loro strada.

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