Alle ormai vicine elezioni regionali – si vota domenica 20 e lunedì 21 settembre – i settempedani hanno la possibilità di eleggere un concittadino. Sono 3 infatti i candidati in corsa. Giovanni Chiarella è uno di loro. Lo abbiamo intervistato.
Chi è Giovanni Chiarella?
“Ho 46 anni, sono originario di Montegiorgio. Il cuore mi ha portato 15 anni fa a San Severino, città in cui vivo e che considero ormai la mia città adottiva. Qui ho costruito la mia famiglia, con mia moglie e i miei due figli di 9 e 12 anni e qui svolgo la mia professione di avvocato. Amo la musica e la letteratura. Clarinettista dilettante da giovane, ho trasmesso questa passione ai miei figli che frequentano l’Accademia Feronia di San Severino nelle classi di violino e pianoforte. Amo la poesia e mi diletto nella composizione di versi, in vernacolo e in lingua, partecipando anche ad alcuni concorsi letterari”.
Perché ha deciso di candidarsi?
“Da sempre attivo e partecipe nel sociale, ho deciso di mettermi a disposizione per la prima volta in un progetto politico nel 2016 quando mi candidai come consigliere alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale. Pur non eletto, ho continuato a collaborare con il gruppo consiliare di minoranza “Il Centrosinistra per San Severino”, perseguendo i valori di libertà, uguaglianza e giustizia sociale e sostenendo da sempre la necessità di un progetto che riunisse tutte le varie anime del centrosinistra. Quando mi hanno prospettato la possibilità di candidarmi con la lista “Marche Coraggiose” ho subito aderito con entusiasmo perché lo scopo della lista è proprio quello di dar vita ad una coalizione ecologista e progressista più ampia possibile”.
Come vede l’impegno politico-amministrativo di questi tempi?
“Rivendico con decisione il valore e la dignità della politica, nel suo significato originario e più profondo, intesa come strumento volto all’interesse generale, al bene comune e al progresso della collettività. Contrariamente a quanto si possa immaginare vedo che c’è da parte delle nuove generazioni una grande voglia di partecipazione che forse non viene sufficientemente intercettata dai partiti tradizionali. Occorre quindi che la politica torni ad essere un riferimento per i cittadini: d’altra parte vediamo piazze riempirsi per le manifestazioni sul clima, contro le discriminazioni, contro il razzismo, per i diritti civili. Questo tipo di impegno potrà riallacciarsi alla politica solo se quest’ultima ritroverà la chiarezza sui progetti e sulla visione del futuro mettendo da parte i tatticismi e i giochi di potere”.
Quali sono i suoi principali punti programmatici?
“Tutela dei diritti, giustizia sociale e uguaglianza sostanziale sono i temi da sempre a me cari e per i quali mi spendo quotidianamente. Vorrei una regione più vicina alle esigenze reali dei cittadini, con meno burocrazia e più sostegno alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese, alle attività artigiane e agricole, più attenta a chi il lavoro non lo ha o lo ha perso a causa della crisi. Una sanità pubblica, con servizi di prossimità efficienti soprattutto nelle aree interne e disagiate e una rete di eccellenze che consenta a tutti di potersi curare al meglio nella nostra regione. Una semplificazione delle normative e delle procedure di accesso al credito per la ricostruzione post sisma prevedendo anche modelli di fiscalità agevolata per queste aree. Uno sviluppo sostenibile che privilegi il recupero del costruito al consumo indiscriminato di suolo e che preveda la riconversione degli impianti altamente inquinanti. Tornare ad investire infine nell’istruzione e nella formazione per dare a tutti le stesse opportunità di potersi realizzare, anche e soprattutto a chi si trova in condizioni di disagio economico, familiare e territoriale per evitare la dispersione scolastica, vera piaga per il futuro delle nuove generazioni”.
La scelta della lista e del sostegno a Mangialardi come presidente…
“Mangialardi ha dato prova nella sua esperienza di amministratore, come sindaco e come presidente regionale dell’Anci, di avere le giuste capacità per poter guidare la nostra regione. Si è aperto, fin da subito al confronto con le diverse anime del centro sinistra, accogliendo i valori di solidarietà, di attenzione al sociale, di ascolto e inclusione espressi in maniera efficace dalla lista Marche Coraggiose che all’interno della coalizione gioca con un progetto chiaro e di lungo periodo per lo sviluppo della nostra regione”.
Perché un settempedano dovrebbe votare per lei?
“Un settempedano che si riconosca in questi valori progressisti, ecologisti e di giustizia sociale potrà esprimerli con fiducia votando un suo concittadino. Porterò avanti le esigenze specifiche della nostra comunità e del territorio e non mi sottrarrò nel momento in cui mi si vorrà chiedere conto del lavoro svolto e dell’impegno profuso. Da parte mia ci sarà pieno impegno affinché le sue aspettative non vengano deluse”.