Quarto appuntamento con la rassegna cinematografica “Una piazza da cinema” con Mio fratello rincorre i dinosauri, diretto da Stefano Cipani. L’opera sarà proiettata martedì 14 luglio, con inizio alle ore 21.30.
A Pieve di Cento vive il giovane Giacomo (“Jack”), con i suoi genitori e le due sorelle. La famiglia si allarga: nasce Giovanni, un bambino affetto dalla sindrome di Down. Giacomo è inizialmente entusiasta dell’arrivo del fratellino, perché crede che la sua sindrome lo renda speciale, un supereroe. Crescendo, capisce la situazione del fratello e comincia a sentirne sempre di più il peso. Compiuti quattordici anni, Jack è pronto per il liceo e si innamora della giovane Arianna, la sua futura compagna di classe. Per fare colpo su di lei, fa di tutto: partecipa ai collettivi e si inserisce in una band musicale. Ma le nasconde l’esistenza di Giovanni, il quale, nel frattempo, ha aperto un canale YouTube dove carica i video della sua famiglia. Pur di celare la presenza di Giovanni, Jack cancella, di nascosto, tutti i video caricati dal fratello: per sviare ogni sospetto, accusa degli hacker neonazisti dell’accaduto. Le bugie cresceranno di giorno in giorno ed il castello di menzogne costruito da Giacomo comincerà a scricchiolare.
Mio fratello rincorre i dinosauri è una commedia drammatica di Stefano Cipani. Tratto dall’omonimo romanzo di Giacomo Mazzariol, Cipani racconta quanto la presenza della diversità possa modificare profondamente gli equilibri di un nucleo familiare, specialmente la vita dei membri più giovani. Non è facile gestire certe situazioni e quando arriva l’adolescenza, momento delicato per eccellenza, le circostanze diventano ancora più complesse. Si è tanto energici quanto fragili: ogni azione è presa con istinto, entusiasmo e convinzione. Ma spesso la convinzione cela la superficialità, la quale va a cozzare con le delicate situazioni che si hanno in casa. Non è la prima volta che un film tratti le difficoltà delle famiglie con parenti affetti da disabilità. Tra i più noti del genere, Rain Man (Barry Levinson, 1988) ed il recente Wonder (Stephen Chbosky, 2017). Mio fratello rincorre i dinosauri è una pellicola che si colloca in questo filone. Lungometraggio dal taglio liscio, lineare, risalta per i giovanissimi e bravi interpreti: sanno essere naturali nei loro ruoli, spontanei (anche gli adulti lo sono). Un film dove i problemi, gli errori, anche quelli apparentemente insormontabili, possono risolversi: specialmente quando si è quattordicenni e c’è ancora tutto il tempo disponibile per capire, scusarsi e migliorare.
Silvio Gobbi