Nel ricordo del suo 70° di sacerdozio, viene celebrata una messa di suffragio per don Gilfredo Buglioni, sacerdote orionino che ha speso la sua vita al servizio della comunità di San Severino.
La funzione religiosa è prevista sabato 27 giugno, alle ore 18.30, nel santuario della Madonna dei Lumi. Saranno presenti anche alti rappresentanti dell’Ordine di San Luigi Orione, il parroco don Luca Ferro e una delegazione dell’associazione ex allievi dell’Istituto settempedano.
Don Buglioni, come tutti affettuosamente lo chiamavano, è morto a Bergamo il 7 marzo scorso a Bergamo nella struttura del “Don Orione”, dove si trovava ormai da qualche tempo e dove, purtroppo, il Covid-19 ha provocato diversi decessi, fra cui pure quello di don Andrea Curreli, altra figura sacerdotale legata all’Istituto orionino di San Severino.
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Aveva 96 anni, ma una grande tempra. Spesso ripenso al suo destino. Certo, l’età c’era, però a parte i problemi alla vista aveva raggiunto i Novanta in buona salute. Poi il terremoto, che lo ha costretto a lasciare San Severino. Una “tegola” enorme per chiunque: lo ha sradicato dai suoi affetti, da abitudini consolidate, fiaccandolo nello spirito e nel fisico. Dopo il passaggio a Fano, ecco l’arrivo a Bergamo, in una struttura orionina con assistenza, pensata proprio per i sacerdoti anziani della Congregazione. Lontano da tutti e da tutto ciò che aveva rappresentato la sua vita terrena. E lì l’impatto con un nemico invisibile e spietato come il Covid-19 che, secondo noi (ma non vi è certezza di referto medico), lo ha portato repentinamente alla morte. Se così fosse, il nostro caro Don Buglioni sarebbe da considerare una delle prime vittime di quella che è stata poi una vera ecatombe in quella zona d’Italia. (m.g.)