L’iniziativa “A casa con… i Teatri di Sanseverino” porta nelle case degli abbonati, e non solo, i temi della Pasqua. Il direttore artistico Francesco Rapaccioni incontra in una videointervista esclusiva il teologo, scrittore e biblista padre Alberto Maggi, ospite spesso a San Severino per presentare libri e tenere conferenze.
“Questo isolamento e questa distanza dall’altro è solo fisica e reale – spiega padre Alberto -. Quella che stiamo vivendo è una Pasqua diversa ma non per questo meno bella e meno significativa. Purtroppo come cristiani ci siamo focalizzati troppo spesso solo sul rito, ma nei Vangeli gli episodi della Pasqua sono caratterizzati dalla parola “andare” e non dalla parola “venire” per cui anche se saremo costretti a star lontani dalle chiese e dai luoghi di preghiera non di meno potremo trovare l’incontro con Cristo”.
Autore di numerose pubblicazioni, tra cui “Chi non muore si rivede” e “Due in condotta”, ultimo libro uscito con Garzanti, padre Maggi è uno scrittore e un teologo da grande carisma. Tra i suggerimenti di letture per rendere meno duro il periodo che tutti stiamo vivendo ci consiglia le opere di Ortenzio da Spinetoli, frate cappuccino marchigiano perseguitato con anni.
In merito all’epidemia da Coronavirus, invece, riflette così: “Il credente con il Vangelo non chiede al Signore di arrestare l’epidemia ma di dargli la forza per vivere ed affrontare questa situazione d’emergenza”.
L’intervista completa è disponibile sulla pagina Facebook dei Teatri di Sanseverino o sulla pagina Facebook del Settempedano.
Francesco Rapaccioni e Padre Alberto Maggi