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Il cantiere (foto d'archivio)
Il cantiere (foto d'archivio)

Itis “Divini” preoccupato per i tempi dei lavori scrive a Mattarella e Conte

L’Itis “Divini”, preoccupato per i lavori di costruzione del nuovo istituto, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Marco Ugo Filisetti, al presidente della Regione, Luca Ceriscioli, al Direttore della Soprintendenza Archeologia delle Marche, Marta Mazza, al presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, al Commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini, al responsabile unico del procedimento, Benedetto Renzetti, e al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei.

Ecco, di seguito, la lettera firmata dal dirigente scolastico Sandro Luciani e dal presidente del Consiglio d’Istituto, Lorella Massei.

Il Consiglio di Istituto del “Divini” di San Severino, preso atto che il Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani aveva compreso la sopra citata scuola nell’elenco delle prime 12 scuole marchigiane da ricostruire per essere nuovamente disponibili a settembre 2017 (cfr. Ordinanza n. 14 del 17/01/2017 – Approvazione del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018); che il Commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, in visita alla città di San Severino Marche in data 20 aprile 2018, aveva garantito che le procedure di assegnazione dell’appalto si sarebbero concluse nella primavera dello stesso anno e che il cantiere sarebbe stato aperto a giugno 2018; che nello scavo delle fondazioni del nuovo edificio sono stati individuati oggetti di interesse archeologico, che hanno dato avvio ad una campagna di scavi in atto ormai da oltre tre mesi. Tale situazione rallenta in modo inaccettabile il cantiere, poiché la legittima tutela e messa in sicurezza dei resti archeologici non può scontrarsi con l’assoluta necessità di restituire la scuola “Divini” alla comunità territoriale; chiede che siano superati tutti gli impedimenti, gli intralci, le lungaggini burocratiche, affinché la ricostruzione della nuova sede proceda in tempi certi e brevi, al fine di poter usufruire dei nuovi spazi per il futuro anno scolastico 2020-2021.

Tale accorata ma ferma richiesta dà voce all’interesse vivo e determinato della comunità dei docenti, degli studenti, del personale amministrativo della scuola, delle famiglie, che hanno vissuto con ansia e apprensione lo svolgersi difficile e complesso delle varie ed alterne vicissitudini che hanno fino a qui interessato la ricostruzione del “Divini”. Nella piena fiducia che le istituzioni competenti collaborino e si adoperino per una ragionevole soluzione dell’impasse in cui la ricostruzione ancora versa, attendiamo una risposta ufficiale immediata alle presenti richieste che non possono essere ignorate più a lungo.

 

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