Tre serate di sport e amicizia trascorse fra palazzine lesionate, edifici fantasma e case demolite dopo il terremoto del 2016. Il campo in erba dell’Oratorio interparrocchiale “Don Orione” ha fatto sentire come batte forte il cuore di tanti adolescenti che vogliono stare insieme per divertirsi e far rivivere la nostra San Severino, così duramente colpita dal sisma. Motore di tutto è stato un torneo di calcetto riservato ai nati nel 2002, 2003, 2004 e 2005 e organizzato da un gruppo di amici che, attraverso il “tam tam” dei social e il passaparola diretto, è riuscito a coinvolgere ben 110 ragazzi settempedani e di centri vicini come, ad esempio, Tolentino, Camerino, Matelica, Pollenza, Corridonia. I promotori erano coordinati dai dinamici e volenterosi Leonardo Simoncini e Valerio Vitali. Sedici le squadre iscritte al 1° “TorneOne ignorante”, divise in quattro gironi di qualificazione.
Hanno vinto solidarietà, sportività e spensieratezza, mentre sul piano agonistico il terreno di gioco ha premiato i cremisi della squadra “Mezze facce” di Tolentino che in finale hanno battuto la “S.C. Alla Lu Piattu” di Corridonia con il punteggio di 6 a 2. Reti di Ruani, Seghetti, Cesaretti (2) e Dolciotti (2) per i tolentinati, Agresti e Principi per i corridoniani. Il terzo posto è stato conquistato dalla formazione settempedana “Aston Pirla” che nella finalina di consolazione ha superato ai rigori “A squadra de casa”, composta da atleti di San Severino e Tolentino. Sono stati premiati anche Federico Marinangeli di Corridonia come miglior portiere del torneo e Brando Cesaretti di Tolentino come capocannoniere della manifestazione con 14 gol realizzati in sei gare.
La serata conclusiva è stata seguita da un bel pubblico di adolescenti e genitori. Sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore allo sport Paolo Paoloni, il presidente regionale del Csi, Tarcisio Antognozzi, e il presidente del Csi di San Severino, Roberto Ronci. L’Oratorio interparrocchiale e il Centro sportivo italiano, infatti, hanno sostenuto l’iniziativa con strutture, uomini e mezzi; così come il Comune e la Settempeda-Polisportiva Serralta che hanno collaborato mettendo a disposizione gli spogliatoi dello stadio “Soverchia”.