E’ passato già un mese dal giorno in cui Sandro Petinari ci ha lasciato. In queste settimane la sua assenza si è fatta sentire, oltre che fra i propri familiari, anche in viale Mazzini dove dagli anni Settanta era puntualmente presente nella sua tabaccheria, oggi gestita dal figlio Giuseppe. Discreto, di poche parole, col sorriso rassicurante, Sandro – all’anagrafe Vittorio – aveva creato con gli anni un vero e proprio centro di ritrovo per appassionati di caccia, tiro a piattello, moto. Sì, erano queste le sue grandi passioni e le condivideva con tanti amici che ogni giorno passavano da lui per raccontarsi le ultime news di settore. Nel suo locale non mancava mai “Il messaggero”, quotidiano nazionale che fino a pochi anni fa aveva anche la cronaca locale. Inoltre, la sua ricevitoria era per tanti un punto di riferimento per giocare al Lotto i numeri sognati, magari, la notte prima. E lui, con la straordinaria serietà che lo ha sempre contraddistinto, non ha mai svelato al cronista l’identità dei vincitori di qualche somma piuttosto consistente.
In gioventù Sandro fu un bravissimo meccanico di moto da corsa: lavorò da Clemente e Bacalò seguendo da vicino diversi piloti di successo. Molti ricorderanno anche suo fratello Primo, autista in Comune.
Negli ultimi tempi ha lottato con grande dignità contro la malattia che lo aveva colpito. Se n’è andato il 29 marzo, all’età di 80 anni, circondato dall’affetto dei suoi cari: la moglie Maria, i figli Daniela e Giuseppe, con le loro famiglie.