Ultime news
  • Unicam, Lorenzo Della Mora si laurea con 110 e lode
  • Legalità e cittadinanza all’Itts: liberi contro, liberi dalle mafie
  • Tre gatti e un cane morti per sospetto avvelenamento: intervengono i Forestali
  • In un libro le opere del MARec: il 14 aprile la presentazione
  • A cena con “L’anello della vita” per il reparto di Oncologia
  • In vantaggio con Ulissi, la Settempeda si fa rimontare e perde 2-1 a Urbisaglia
  • Basket, la Rhutten perde di nuovo con Macerata (74-63)
  • Calcetto, Serralta “polverizza” il… Polverigi con un bel 6-0
  • Il Serralta perde in casa contro la Corridoniense (1-2)
  • “Ri-Bike. Pedalando verso la sostenibilità”: via al contest

Il SettempedanoIl Settempedano

Soverchia Marmi
  • Home
  • Elezioni Comunali
    • Ultime News
    • 2021
      • Elenco liste
      • Risultati
    • 2016
      • Elenco liste
      • Risultati
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • L’angolo matematico
    • Pillole di cultura Settempedana
    • Cabina di proiezione
  • Teatri di Sanseverino
  • L’intervento
  • Economia
  • Sport
    • Speciale TOKYO 2020
  • Contatti
Home | Cultura | La recensione. ‘Il premio’: una strada giusta percorsa a metà
Euro Net San Severino Marche
Il premio
Il premio

La recensione. ‘Il premio’: una strada giusta percorsa a metà

Pubblicato da Mauro Grespini in Cultura 1,393 Visite

Giovanni Passamonte (Gigi Proietti) è un noto scrittore pronto a ritirare il premio Nobel per la Letteratura. Vuole recarsi alla cerimonia in macchina, con il suo fedele e devoto segretario Rinaldo (Rocco Papaleo), ma il giorno della partenza si aggrega il figlio Oreste (Alessandro Gassmann). Come se non bastasse, l’ultima ad associarsi è la figlia di Giovanni e sorellastra di Oreste, Lucrezia (Anna Foglietta). Tutti e quattro partono per raggiungere Stoccolma, in una sorta di gita “on the road”, molto italiana e poco americana. L’atmosfera è tesa: Giovanni è un uomo di cultura inguaribilmente cinico ed egocentrico, di poche e sgradevoli parole; Oreste è l’opposto del padre, lavora come personal trainer, ed è in crisi con il lavoro e con la moglie; Lucrezia è una blogger sconclusionata, aspirante scrittrice senza talento, e fluttua in una vita nevrotica e superficiale. Come se non bastasse, il nostro premio Nobel ha sparso in tutto il mondo una quantità di figli incalcolabile: tipico scrittore geniale, affascinante, donnaiolo e senza senso della famiglia. Nel corso del viaggio, gli attriti tra i personaggi emergono sempre di più, fino ad arrivare all’esplosione finale, poco prima della cerimonia del Nobel.
Questo è Il premio di Alessandro Gassmann. Una commedia dagli spunti amari e dalle sfumature tristi. Bravi interpreti, sui quali regge tutto il film: Anna Foglietta, Alessandro Gassmann e Rocco Papaleo recitano bene, senza oscurarsi tra di loro. Una menzione speciale va a Gigi Proietti, ben riuscito in questo personaggio caustico e silenzioso, dalle poche ma nette parole (la sua figura ricorda un po’ la cupezza dell’ultimo Vittorio Gassman, il padre di Alessandro). Questa sua diversa veste, sgradevole e goliardica al tempo stesso, è molto apprezzabile. Per il resto, il film non eccelle: l’idea di partenza era buona, ma la storia effettiva non ne è all’altezza, ed i personaggi, seppur ben interpretati, non sono così memorabili. Immediato è il riferimento al capolavoro dello svedese Ingmar Bergman Il posto delle fragole (1957), dove il protagonista, l’anziano medico Isak Borg (Victor Sjöström), si reca in macchina, accompagnato dalla nuora, a ritirare un prestigioso premio alla carriera. Durante il viaggio, egli ripercorre la sua vita, i suoi rimpianti ed errori con l’ineguagliabile profondità che ha caratterizzato tutte le pellicole del più famoso regista svedese. Sicuramente, l’intento del film di Gassmann non era quello di ricreare precisamente l’atmosfera del film di Bergman, ma il viaggio di Passamonte ha lo stesso intento di quello di Borg: un’occasione per ripercorrere la propria vita. Però, in questa commedia, l’indagine sulla figura del protagonista rimane sospesa tra sprazzi interessanti e cliché già noti. Di conseguenza, il risultato complessivo dell’opera rimane monco: un tentativo, pieno di buone intenzioni, di produrre una pellicola degna del periodo d’oro della nostra “commedia all’italiana” (capace di far ridere e commuovere allo stesso tempo) che, però, non è riuscito a prendere pienamente corpo. Il premio tenta di recuperare la coralità, la drammaticità, l’ironia e la comicità che hanno caratterizzato i nostri capolavori del passato, rimanendo purtroppo a metà del percorso. La strada era quella giusta, c’era solo da percorrerla.
Silvio Gobbi

Print Friendly, PDF & EmailStampa questo articolo
recensione cinematografica 2018-08-21
+Mauro Grespini
  • tweet

TAG: recensione cinematografica

Centro Medico Blu Gallery
Articolo Precedente Musei di Borgo Conce aperti gratis ogni sabato (ore 10-12)
Articolo Successivo “Marche-ting”, si ride in piazza con Massimo Macchini

Articoli simili

Lorenzo Della Mora

Unicam, Lorenzo Della Mora si laurea con 110 e lode

28 marzo 2023

L'intervento del dirigente Sandro Luciani

Legalità e cittadinanza all’Itts: liberi contro, liberi dalle mafie

27 marzo 2023

Restauratrici all'opera nel "MARec"

In un libro le opere del MARec: il 14 aprile la presentazione

26 marzo 2023

Nuove foto

I ragazzi della Sios Novavetro durante il match
Autorità locali con il nuovo Ministro dei frati minori delle Marche, padre Giampieri
I pacchi consegnati da "Help" alla Casa di riposo
Federico Fiori
Il teatro Feronia
Alberto Giuliani pronto ad allenare in Polonia
L'incontro con gli alunni della scuola media
Stefano Geronzi
Solidarietà e fitness a braccetto con la "Team marathon"
Boris Giachetta con il campione Pino Maddaloni e le ragazze dello stage
Interventi in ospedale per separare i percorsi "sporco - pulito" in funzione del reparto Covid ricavato al terzo piano della struttura
Al San Domenico la Fiera del libro per ragazzi

Social

Seguici su Faebook

Login

  • Registrati
  • Hai dimenticato la password?

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Il Settempedano

Direttore editoriale
Cristiana Zampa

Direttore responsabile
Mauro Grespini

Cellulare +39 (338) 3616476
maurogres@hotmail.com

Editore
Associazione Gopher
Reg. Trib. di Camerino
n. 2/97 del 20/05/1997
P.IVA 01288480435

Elenco categorie

  • Attualità (1.986)
  • Cabina di proiezione (13)
  • Consigliati (2.004)
  • Cronaca (1.855)
  • Cultura (1.652)
  • Economia (823)
  • Elezioni Comunali (171)
  • L'angolo matematico (11)
  • L'intervento (255)
  • Pillole di cultura Settempedana (23)
  • Speciale TOKYO 2020 (10)
  • Sport (2.615)
  • Teatri di Sanseverino (298)
Il Settempedano © Copyright 2020, Tutti i diritti riservati | Web Agency Studio Borgiani