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Ilaria Raggi in azione durante il Palio dei castelli
Ilaria Raggi in azione durante il Palio dei castelli

Città in lutto per la scomparsa di Ilaria. Donati gli organi

Ilaria Raggi si è spenta stamattina (martedì 22 maggio) all’ospedale Torrette dove si trovava ricoverata a causa del terribile scontro avvenuto lungo la strada provinciale Murattiana martedì scorso. I suoi familiari hanno disposto la donazione degli organi, mentre i funerali non sono stati ancora fissati.

Ad Ancona Ilaria era stata trasportata in eliambulanza dopo il tremendo schianto e lì i sanitari hanno fatto tutto il possibile per strapparla alla morte.

Nel sinistro della Murattiana, in cui per fortuna il figlio minorenne aveva riportato traumi recuperabili in una ventina di giorni, la 44enne settempedana aveva subìto un urto frontale con un camion che sopraggiungeva dalla corsia opposta e poi un altro urto a seguito del tamponamento di un Ducato che stava viaggiando nello stesso senso di marcia, il cui conducente non era riuscito a evitare l’ulteriore impatto.La ragazza aveva riportato una lunga serie di traumi, agli arti superiori, inferiori e al capo che purtroppo hanno minato la sua vita.

Fisico minuto ma tempra forte, Ilaria in gioventù è stata una sportiva praticante. Amava il pattinaggio e non era raro vederla sfrecciare per le strade di San Severino sui pattini a rotelle. Un’amica di scuola la ricorda come studentessa modello all’Istituto d’arte di Macerata, dove aveva brillantemente concluso gli studi, conservando il piacere delle arti e della pittura in particolare. Poi il matrimonio e la nascita dell’unico figlio, a cui era profondamente legata. Alcuni anni fa scomparve il padre Francesco, grande appassionato di moto e noto falegname che tutti chiamavano Cecco. A seguito del terremoto, Ilaria aveva trascorso un periodo nell’area camper con il figlio e sua madre Vincenza, essendo state entrambe costrette a lasciare i rispettivi appartamenti, inagibili, finché avevano deciso di accasarsi in affitto nella vicina Passo di Treia da dove martedì scorso, di prima mattina, Ilaria era partita con la sua Toyota Yaris nuova alla volta di Tolentino dove la donna aveva iscritto suo figlio a scuola e dove lei stessa lavorava da diversi anni in un supermercato in prossimità dell’ospedale. «Solare, disponibile, genuina, sincera, molto legata alla mamma e con buone amicizie – così la ricorda un’amica d’infanzia -, Ilaria era una fervida credente. La domenica mattina si recava sempre a messa. Perdiamo una ragazza dal cuore grande».

L. M.

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