Il Comune ha avviato da tempo i controlli su tutti i richiedenti il Cas per verificare la correttezza di quanto dichiarato per l’accesso al Contributo autonoma sistemazione, aiuto economico che può essere richiesto da cittadini e famiglie terremotate la cui abitazione sia stata distrutta, in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del sisma. Il Comando della Polizia municipale, incaricato dell’effettuazione delle verifiche, sta procedendo a campione per giungere a breve termine all’espletamento di tutti i controlli sui soggetti richiedenti.
“Abbiamo deciso di effettuare le verifiche anche di notte avvalendoci degli agenti della Polizia municipale e di estendere a tappeto gli accertamenti in merito alla veridicità delle autodichiarazioni presentate all’ufficio Servizi alla persona – sottolinea il sindaco Rosa Piermattei -. Si tratta di verifiche necessarie su quanto dichiarato nel modulo di domanda che vengono incrociate dai vari uffici interessando anche le utenze di luce, acqua e gas. I controlli, che portiamo avanti ormai da mesi, sono aumentati anche se continuano a calare le famiglie che ricevono questa tipologia di contributo. Vogliamo che ci sia massima trasparenza. In caso di esito negativo degli accertamenti si procede alla sospensione del Cas o, se del caso, si chiedono integrazioni agli interessati. In alcuni casi abbiamo riscontrato la buona fede dei richiedenti che hanno anche provveduto alla restituzione delle somme non dovute. Per altri il Comando della Polizia municipale ha avviato informative di reato alla Procura della Repubblica”.
L’attività di verifica, che ovviamente andrà avanti anche nelle prossime settimane, interessa anche l’eventuale occupazione degli immobili inagibili.
Le disposizioni sul Contributo di autonoma sistemazione, già definite dall’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile 388/2016 e dalle successive indicazioni operative e attuative, dal 15 novembre 2016 sono state integrate con l’Ordinanza 408/2016. Il contributo può raggiungere un massimo di 900 euro mensili.
Gli affittuari di immobili e coloro che usufruivano di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma, hanno diritto al Contributo di Autonoma Sistemazione solo se non sono stati alloggiati presso strutture alberghiere convenzionate con pubbliche amministrazioni.
Il nuovo contributo mensile è:
– di € 400,00 se il nucleo familiare è composto da una sola persona;
– di € 500,00 se il nucleo familiare è composto da due persone;
– di € 700,00 se il nucleo familiare è composto da tre persone;
– di € 800,00 se il nucleo familiare è composto da quattro persone;
– di € 900,00 (contributo massimo) se il nucleo familiare è composto da cinque o più persone;
è previsto un contributo aggiuntivo di € 200,00 mensili per ciascun componente:
– di età superiore ai 65 anni
– portatore di handicap o disabile con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%.
Il contributo aggiuntivo concesso per ognuna della persone indicate è cumulabile qualora ricorrano contemporaneamente tali condizioni, e può comportare anche il superamento del limite massimo dei € 900,00 mensili previsti per famiglia.
È considerato come nucleo familiare anche lo stato di convivenza. Appartengono al nucleo familiare anche le persone inserite nello stesso che offrono assistenza domiciliare a minori, infermi, disabili, soggetti non autosufficienti.
Possono richiedere il contributo anche gli studenti, iscritti agli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017, presso Istituti universitari e Istituti superiori di grado universitario che rilasciano titoli di studio aventi valore legale, con sede nei comuni interessati dagli eventi sismici.