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La signora Rita Frascarelli seduta al proprio tavolo di lavoro: al suo fianco la signora Lucia, fondatrice dell'azienda, passata a salutarla l'ultimo giorno di occupazione prima della meritata pensione
La signora Rita Frascarelli seduta al proprio tavolo di lavoro: al suo fianco la signora Lucia, fondatrice dell'azienda, passata a salutarla l'ultimo giorno di occupazione prima della meritata pensione

Rita va in pensione dopo 42 anni alla “Lombardelli”

“Quando ho cominciato a lavorare non avevo ancora 15 anni, non mi piaceva andare a scuola…”. Inizia così la storia di Rita Frascarelli, una signora di San Severino che venerdì scorso si è recata per l’ultima volta sul posto di lavoro: col mese di ottobre si gode la meritata pensione dopo 42 anni di onorato servizio. Ma ciò che fa notizia, in un mondo del lavoro sempre più precario e in uno scenario di crisi internazionale capace di spazzar via marchi storici, è che Rita ha sempre lavorato per la stessa azienda: la “Lombardelli confezioni” di San Severino, che oggi conta una trentina di dipendenti (quasi tutte donne) in uno stabilimento lungo viale Europa, nel cuore della città.

Un record di fedeltà per l’operaia; un inno alla serietà per i suoi datori di lavoro; un “manifesto” del principio-cardine della nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Quel lavoro che offre dignità e libertà a ciascun individuo.

“Mamma voleva farmi proseguire la scuola – ci racconta Rita – ma io non volevo più studiare. Alla fine la spuntai e, così, mi trovarono questo posto in fabbrica. Iniziai nel settembre del 1975. Ancora ricordo ciò che mi disse mio padre: ‘Il giorno di paga mi porterai la tua mesata. I soldi te li metterò da parte per quando sarai più grande’. E così è stato”. In quel tempo il laboratorio si trovava a Palazzo Servanzi, in via Battisti, mentre Rita abitava agli Scaloni. Poi, con gli anni, la sede è cambiata; lei si è sposata ed è diventata mamma di due figli. La famiglia Lombardelli, però, è sempre rimasta al timone dell’azienda. E Rita non se n’è mai andata. “Mi sono trovata bene – dice – e non mi sono pentita di aver cominciato a lavorare così giovane. Certo, è stata dura: nessuno ti regala i soldi, ma ringrazio il Signore che mi ha aiutato ad arrivare fin qui…”.

La “Lombardelli confezioni” non ha mai interrotto la propria attività e, quindi, i 42 anni di lavoro della signora Frascarelli sono stati continuativi. E, col passare del tempo, lei è diventata un “anello” insostituibile della catena di confezionamento degli abiti, fino a rappresentare un autentico “jolly”. “Sì, ho svolto diverse mansioni, secondo le necessità – ricorda Rita –, anche se il settore è rimasto più o meno lo stesso: l’abbigliamento maschile. In passato si facevano pure cappotti e pantaloni, ora quasi soltanto capispalla”.

La “Lombardelli confezioni” ha un suo punto vendita, ma lavora soprattutto per conto terzi e riceve commesse dalle maggiori firme italiane e straniere, fino a produrre mediamente più di 30 mila pezzi tra “autunno-inverno” e “primavera-estate”. Giuseppe Lombardelli è l’amministratore delegato; al suo fianco ci sono i fratelli Roberto e Alessandro, mentre la mamma Lucia, fondatrice dell’azienda assieme al marito Annino, è ormai a riposo; tuttavia, quando può, passa in azienda per vedere come vanno le cose. E non è voluta mancare il giorno in cui – alle 4 del pomeriggio di venerdì 29 settembre – ha suonato l’ultima campanella per l’amica Rita. “Ne abbiamo passate tante insieme – dicono – e con gli anni il nostro rapporto si è consolidato, andando oltre l’aspetto puramente lavorativo”. “Ricordo ancora il primo giorno di scuola di Alessandro – aggiunge Rita – e ovviamente quando Peppe (il titolare Giuseppe; ndr) fece il padrino al battesimo di uno dei miei figli… Le nostre vite si sono legate a doppio filo. Ora cosa farò? Certo, il lavoro a casa non manca mai, però se potessi riposarmi non sarebbe una cattiva idea: la fatica non la ordina neppure il medico!”.

Mauro Grespini

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