Sono una ottantina, fra quelli effettuati e quelli ancora in corso, i controlli che l’Amministrazione comunale – tramite l’ufficio Servizi alla persona e il comando della Polizia municipale, ha già da tempo avviato nei confronti di altrettanti richiedenti il Cas, cioè il Contributo per l’autonoma sistemazione. Contributo che spetta ai nuclei familiari la cui abitazione principale è stata distrutta, in tutto o in parte, o è stata sgomberata in esecuzione a un provvedimento dell’autorità.
Le verifiche riguardano situazioni di difformità anagrafica dei nuclei familiari, ma anche incongruenze che sarebbero emerse dalla documentazione presentata agli uffici comunali. I controlli procedono anche a seguito di segnalazioni. Al momento di ricevere la domanda gli uffici svolgono comunque accertamenti anche sulle utenze per verificare se siano o meno attive e movimentate, e questo anche tramite l’Assem Spa.
“L’erogazione del Cas – precisa l’Amministrazione comunale in una nota – si basa sulla dimora principale abituale e continuativa alla data del sisma e non sulla residenza anagrafica in senso stretto. Attualmente sono in corso dei controlli, anche da parte della Guardia di Finanza, al fine di verificare i detti requisiti”.
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