Lentezza del caricamento dei progetti sul Mude, la piattaforma informatica utilizzata per l’attuazione delle ordinanze commissariali relative alla ricostruzione; scelta della perforazione per indagini del suolo in luogo della microzonazione. E ancora: il gran numero di ordinanze, non tutte propriamente comprensibili, la possibilità di partenza della più remunerativa ricostruzione pesante non vincolata al completamento di quella leggera. Sono i fattori di rallentamento della fase post sisma emersi dall’incontro (“Terremoto, incontro per la ricostruzione”) tenuto all’ex Cinema Italia e protrattosi fin dopo l’ora di cena, a cui hanno preso parte il sindaco Rosa Piermattei, che ha rimpallato le domande incalzanti dei cittadini rimasti senza casa, l’assessore regionale alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti, l’ingegnere Fabio Massimo Eugeni e Francesca Claretti, responsabile dell’Ufficio ricostruzione Macerata-Ancona, quest’ultima in luogo del direttore dell’Ufficio, Cesare Spuri. “Siamo molto avanti rispetto agli altri Comuni – ha puntualizzato il primo cittadino Piermattei -; abbiamo completato le schede Fast e Aedes, effettuato demolizioni, portato via macerie, ordinato 103 casette a fronte di 364 danni di categoria B, 69 C e 578 E, ma da un paio di mesi siamo fermi. Perché?”. “Per un progetto che richiede tre giorni di lavoro – ha risposto l’ingegner Eugeni – ce ne vogliono almeno quindici per caricarlo sul Mude, i fondi per la microzonazione non permettono indagini serie. Speriamo sia sufficiente un download (trivellazione, ndr)”. In aggiunta, alle ditte conviene puntare su lavori di ricostruzione pesante piuttosto che su altri meno convenienti di ricostruzione leggera. Inoltre “a noi – ha fatto notare la Claretti – sono giunti finora solo 17 progetti in tutto. Ipotizziamo una proroga all’iniziale data del 31 luglio”. L’assessore Sciapichetti ha invitato a “ripartire subito con la leggera, procedere all’acquisto delle case invendute che limitano la richiesta di casette e puntare a una ricostruzione del tessuto economico-sociale partendo dalle scuole”.
Lu. Mus.