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L'ingegner Cesare Spuri
L'ingegner Cesare Spuri

“Cosa fare dopo le Fast?”: convegno con Cesare Spuri

“Cosa fare dopo le Fast?” è il titolo dell’incontro pubblico che l’Amministrazione comunale ha organizzato per sabato 18 febbraio, a partire dalle ore 10, all’Italia con la partecipazione dell’ingegner Cesare Spuri, direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche. All’incontro, che sarà aperto dal saluto del sindaco Rosa Piermattei, sono stati invitati i presidenti e gli iscritti agli Ordini professionali degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri e dei Geologici.

“A San Severino Marche sono più di 6.800 le domande di sopralluogo presentate dai cittadini – sottolinea il sindaco -. Ad oggi, con uno straordinario lavoro da parte dei tecnici, siamo riusciti ad effettuare tutte le verifiche Fast  e Aedes. Ora si entra in una seconda fase, quella della riparazione degli edifici classificati come B e C, e quindi solo parzialmente agibili, e della predisposizione di quanto necessario per procedere alla ricostruzione degli edifici maggiormente danneggiati, classificati come E ed F. E’ per questo che abbiamo deciso di invitare il direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione post sisma, ingegner Cesare Spuri, perché ci si possa confrontare sul da farsi e procedere velocemente visto che attualmente sono stati presentati solo pochissimi progetti, tanto che l’Amministrazione deve ancora conoscere la situazione degli esiti delle 1.457 schede Aedes compilate dai tecnici privati sotto forma di perizia giurata dopo che i certificatori Fast hanno riscontrato la non utilizzabilità degli edifici. Va ricordato che da questi esiti dipende l’ordine di ulteriori Sae, le strutture abitative emergenziali, ma anche la richiesta di ulteriori contributi per l’autonoma sistemazione. Intanto – conclude il primo cittadino settempedano – l’Amministrazione comunale di San Severino Marche ha già effettuato anche una prima analisi su tutto il territorio comunale in merito alla disponibilità di edifici agibili che potrebbero essere messi a disposizione delle famiglie senzatetto”.

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