Facciamo il punto sul plesso “Luzio”, tenendo conto che la situazione è “fluida” e le decisioni sono ancora in fase di valutazione.
La linea però adesso è chiara. Il 26 settembre gli alunni della Primaria e dell’Infanzia del “Luzio” non entreranno nel loro plesso. Questo è sicuro! Quindi bisogna capire dove e come verranno sistemati. E che fine farà il vecchio edificio scolastico, il quale – lo ricordiamo – è dichiarato agibile ma in alcune sue parti ha un indice di vulnerabilità poco rassicurante di fronte a un forte terremoto.
Riassunto delle puntate precedenti. Dopo il terremoto del 24 agosto, da un lato, c’è chi – affidandosi al parere dei tecnici – vuole che l’anno scolastico abbia inizio regolarmente, il 15 settembre, anche al “Luzio”. Dall’altro, invece, c’è chi vorrebbe evitare il rientro degli alunni, recependo anche le preoccupazioni e i malumori delle famiglie. In Comune le minoranze sono critiche e chiedono la convocazione di un Consiglio. Prima, però, a scuola c’è l’assemblea con i genitori, durante la quale il sindaco annuncia che l’anno scolastico avrà il normale avvio pure al “Luzio”, dove – sulla scorta della relazione tecnica dell’ingegner Giorgetti, incaricato di apposita perizia – si provvederà a isolare palestra, mensa e un servizio igienico, nonché a puntellare il “torrino” d’ingresso per garantire sicurezza lungo la scalinata principale. Apriti cielo! La protesta dei genitori si fa veemente, la raccolta di firme lievita. Si giunge alla seduta consiliare di lunedì scorso quando, in un clima infuocato, il sindaco dichiara che il giorno successivo firmerà l’ordinanza per posticipare l’inizio del nuovo anno scolastico a lunedì 26 settembre. Motivo? Serve tempo per intervenire sulla struttura e mettere a punto quanto anticipato nell’assemblea pubblica: “ingabbiare” internamente il “torrino”, riorganizzare il servizio-mensa, dare modo all’Istituto comprensivo di “tarare” l’avvio delle attività didattiche in base alle “prescrizioni” strutturali. La linea intransigente della maggioranza cede: il rinvio appare necessario. In aula, al momento di votare le proposte delle opposizioni, l’Amministrazione comunale si mostra coesa, va dritta per la sua strada senza ascoltare. Ma nelle successive 48 ore qualcosa accade: la seconda linea, quella dettata da chi vorrebbe evitare il ritorno al “Luzio”, guadagna terreno e il sindaco convoca quel tavolo tecnico auspicato dalla minoranza. Si siedono insieme, nella serata di mercoledì, tutti i consiglieri comunali aprendo una pagina nuova di questa storia. Una pagina ancora tutta da scrivere.
Obiettivo: spostare altrove tutte le classi della Primaria, nonché l’intera Scuola dell’Infanzia.
Dove? La scuola Media può ospitare una parte della Primaria; per il resto bisogna trovare un’altra struttura esistente che sia però idonea per evitare di cadere dalla padella alla brace. Potrebbero essere pure strutture tipo container o prefabbricati: si valuta anche questo. Alcuni imprenditori locali si sono resi disponibili a collaborare e sostenere l’operazione-trasloco. Le sezioni dell’Infanzia, invece, verranno trasferite negli altri “asili” – passateci il termine – della città, il “Virgilio” e il “Gentili”, e in quello di Cesolo. I disagi, per alunni, insegnanti e personale scolastico, non saranno pochi, ma sembra esserci uno spirito di collaborazione positivo.
Il futuro. Il vecchio plesso “Luzio” non verrà abbandonato. I lavori di riqualificazione verranno programmati per riavere una struttura importante a beneficio di attività cittadine. Questo, almeno, l’intendimento attuale. Ma su un fatto sono tutti d’accordo: serve una scuola nuova, per la cui realizzazione si sta già pensando all’area e alle possibilità di reperire finanziamenti.
Mauro Grespini