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Pietro Caglini, presidente del Caem, con Alessandro Forcelli delegato Asi
Pietro Caglini, presidente del Caem, con Alessandro Forcelli delegato Asi

Auto d’epoca: 21° Trofeo Scarfiotti ai romani Cappella

Vittoria con appena 153 penalità nette dei fratelli romani Gianluca ed Alessandro Cappella a bordo di una reattiva Autobianchi A112 del 1975 e, fra le donne, dell’aretina Rita Magnanini su Lancia Fulvia Sport Zagato del ’69, con al fianco il marito Enrico Valentini, ben 50 equipaggi al via, con rappresentanti da Sicilia, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna, in un momento in cui non sempre le competizioni sono così affollate, tracciato che si è snodato attraverso i luoghi più suggestivi del Parco dei Sibillini, massima attenzione da parte delle amministrazioni locali ed interesse della stampa specializzata nazionale. Tutto questo è stato il 21° Trofeo Scarfiotti per auto d’epoca, organizzato ancora una volta (l’ultima da presidente, secondo le esternazioni del numero uno Pietro Caglini) dal Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano nell’anno del Quarantennale. Dopo l’avvio da Sarnano, le prime sette delle 48 complessive prove cronometrate a Pian di Pieca, quindi il bis su 3 segmenti a San Lorenzo a Lago, il pranzo in quota al ristorante Le Casette, nelle vicinanze di Fiastra, e la successiva visita al santuario di Macereto, un complesso religioso nel territorio comunale di Visso, ad un’altezza di 1.000 metri, situato sull’omonimo altopiano nei cui pressi sorgeva un tempo il castello dei conti di Fiastra, massima espressione dell’architettura rinascimentale del 1.500 nelle Marche. Secondo la tradizione, il 12 agosto 1.359, nel trasportare una statua lignea della Madonna con Bambino da Loreto al Regno di Napoli, i muli facenti parte della carovana si fermarono in ginocchio sul sito attualmente occupato dal santuario e da lì non vollero più ripartire, nonostante i calci e le frustate. I popolani, accorsi in aiuto, videro nell’accaduto un segno divino e pretesero che la statua rimanesse lì. “Nel giro di pochi anni – ha ricordato fra l’altro la guida del Parco, Margherita Lemmi di Visso – venne costruita sul luogo una primitiva chiesetta dedicata alla Madonna”. Tra una sessione di prove di abilità e l’altra nella zona industriale di Muccia, prima di un temporale che ha messo a dura prova – superata! – le guarnizioni delle “arzille nonnine”, i concorrenti hanno potuto apprezzare la bontà dei prodotti Varnelli grazie alla spiegazione esauriente e stimolante, nonostante l’afa pomeridiana, di Orietta Varnelli la quale, insieme alle sorelle Gigliola e Donatella ed alla mamma Elda, continua l’opera nata ufficialmente nel 1868 per merito del bisnonno Girolamo, considerato l’inventore dell’Amaro Sibilla, il liquore ottenuto con le erbe dei Monti Sibillini, e proseguita dal marito di Elda, anch’egli Girolamo, scomparso nel 1975 ed al quale è stata intitolata una via nella zona industriale muccese, “il minimo che potessimo fare – ha sottolineato il sindaco Mario Baroni – per una famiglia che ci fa conoscere nel mondo”. Nel corso della cena alla Baita del Tucano di Sassotetto struggente intermezzo con la premiazione del presidente Caglini da parte del giornalista de “La Manovella”, Nanni Cifarelli, a nome dell’Associazione nazionale ricerca patologie polmonari, per il supporto del presidente del Caem nell’istituzione di una borsa di studio con l’obiettivo della ricerca di cure contro il male che ha ghermito prematuramente un asso delle auto d’epoca come l’indimenticato Donato Maniscalco. Dopo lo svolgimento finalmente… all’asciutto delle classicissime prove in notturna a Sassotetto, il giusto riposo al “Brunforte” di Sarnano. La competizione domenicale si è svolta affrontando il circuito al contrario, con una doppia, interessante sessione di prove nella zona impianti sportivi di Pievebovigliana, inframezzata da una gradita visita fuori programma del Museo del Territorio, in Comune, condotta personalmente dal primo cittadino Sandro Luciani, che ha scherzato sulla sua omonimia con il dirigente scolastico del Venturi di San Severino, paese d’origine di Caglini, ribadendo, per tornare al serio dal faceto, “il feeling che esiste da anni con il club diretto da Caglini”. Al termine, pranzo e premiazioni alla Marchigiana. “Nelle Marche si trova sempre il giusto connubio tra sport, cultura e sapori”, ha sottolineato il delegato Asi, Alessandro Forcelli, di Foggia. “Inoltre – ha soggiunto il presidente della commissione nazionale manifestazioni d’auto dell’Asi, il perugino Maurizio Speziali – l’esperto presidente Caglini, per il 21° Trofeo Scarfiotti, che seleziona per le finali nazionali della specialità a cronometraggio manuale, è riuscito a comprimere la quota d’iscrizione al minimo, fatto che ha garantito un’edizione affollata e, perciò, ancor più interessante”. Prima del cavalleresco elogio al fratello navigatore Alessandro da parte del pilota vincitore, il capitolino Gianluca Cappella, quasi infallibile sui pressostati, “soprattutto durante la seconda giornata, per noi risolutiva”, il direttore della rivista nazionale “Auto d’Epoca”, Maurizio Catozzi, intervenuto con la consorte Teresa Uccellini alla kermesse del Caem, ha esortato Caglini a continuare nella sua opera di timoniere del club, rivolgendosi ai soci scherzando: “dove lo trovate un presidente così, anche se ha un caratteraccio?”. Per poi concludere con un sincero elogio alle Marche, “una regione che continua a contraddistinguersi per la simpatia e la spontaneità dei suoi abitanti. Caratteristiche altrove sempre più rare”.

CLASSIFICA ASSOLUTA
1) Gianluca e Alessandro Cappella, Roma, Autobianchi A112 Abarth ’75, 267,75 penalità assolute; 2) Baviera-Bramanti, Siracusa, Autobianchi A112 ’73, 321,78 pen.; 3) Mazzella-Marocco, Roma, Autobianchi A112 Abarth ’72, 349,16 pen.; 4) Gianpaolo Paciaroni, Caem, San Severino, Autobianchi A112 ’74, 356,7 pen.; 5) Dalleolle-Traversi, Alfa Romeo Giulia Spider ’63, 407,5 pen.; 6) Buccioni-Guerini, Fiat 1.100 ’52, 459,04 pen.; 7) Wilmer Boscolo-Molon, Rovigo, Mini Cooper Export ’73, 626,26 pen.; 8) Giampaoli, Lancia Fulvia Coupé ’65, 762,3 pen.; 9) Di Prete, Triumph TR2 ’54, 1.144,22 pen.; 10) Carnevali-Renzi, Caem, Treia, Alfa Romeo GT 2.0 ’72, 1.162,72 pen.
1^ Donna: Rita Magnanini (Enrico Valentini), Club Altotevere di Città di Castello, Lancia Fulvia Sport Zagato ’69, 2.513,03 pen.
1° Club: Caem

Luca Muscolini

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