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Il presidente Claudio Brunacci in occasione del centenario dell'azienda
Il presidente Claudio Brunacci in occasione del centenario dell'azienda

Brunacci: “L’Assem è in salute e pronta per nuove sfide”

Claudio Brunacci, presidente dell’Assem SpA dal luglio 2011, tira le somme di quanto fatto in questo quinquennio alla guida di un’azienda che, con i suoi 35 dipendenti, gode di buona salute.
Presidente, è soddisfatto del lavoro portato avanti in questi anni?
“Abbiamo cercato innanzi tutto di ottimizzare i servizi che l’Assem gestisce (luce, gas e acqua) e di organizzare meglio la struttura. E’ stato predisposto poi un piano di rientro dal debito, che nel 2011 era pari a 2 milioni di euro. Così, nell’ultimo biennio (2014-2015) siamo riusciti a dare utili al Comune per circa 500 mila euro all’anno. Cifre positive che l’azienda sognava da tempo. Ed è pronto ora un piano triennale di sviluppo che spero l’Assem riesca a portare avanti”.
Procediamo con ordine. Com’è organizzata ora l’azienda?
“E’ stato nominato un nuovo direttore generale (Pavio Migliozzi; ndr); sono stati assunti due ingegneri attraverso un pubblico concorso e sono stati individuati tre capi-settore: uno per i servizi acqua e gas, uno per il comparto elettrico e uno per lo sviluppo di nuove tecnologie e progetti”.
Cominciamo dall’acqua. Qual è la situazione?
“Abbiamo rinnovato subito le concessioni idriche. Successivamente abbiamo acquisito la gestione del servizio idrico integrato di 4 Comuni dell’alta valle del Potenza: Gagliole, Castelraimondo, Pioraco e Fiuminata. A questi si è aggiunto Ussita, per il quale gestiamo anche l’energia elettrica. Fra le iniziative più apprezzate rientra l’installazione di un doppio distributore di acqua (liscia e gasata) nella piazza del mercato ortofrutticolo. E’ sempre molto frequentato e nei fine settimana raggiunge il picco, erogando più di 4 mila litri d’acqua. Il servizio porta a un risparmio di circa 35 mila bottiglie di plastica ogni mese. Di recente ne abbiamo installato uno anche a Castelraimondo, nei pressi della stazione ferroviaria, e sta già avendo un grande successo”.
Passiamo al gas. Quali scenari per l’Assem?
“Questo settore, acquisito a suo tempo dall’Italgas, sarà presto messo a gara e l’Assem lo perderà perché al bando possono rispondere soltanto aziende che hanno gestito finora almeno il doppio delle utenze dell’Ambito di appartenenza. La gara sarà per Ambito e chi vincerà gestirà l’intero Ambito: San Severino rientra in quello di Macerata2. L’Assem però è proprietaria degli impianti, quindi avrà due opzioni: venderli direttamente ai vincitori della gara oppure concederli in affitto”.
Secondo lei, quale soluzione sarebbe la migliore?
“Venderli! Per due motivi. Affittarli significherebbe riprenderseli alla scadenza della concessione in pessime condizioni, magari obsoleti e deteriorati per mancati investimenti. Venderli, invece, porterebbe nelle casse della nostra azienda dei fondi importanti che possono essere subito reinvestiti sul settore – decisamente più strategico – della produzione di energia elettrica cosiddetta pulita”.
Ecco, parliamo allora del settore energia…
“Qui le cose da dire sono molte. Innanzi tutto, le reti elettriche sono di proprietà dell’Assem che ha la concessione del servizio fino al 2030. Poi, una sintesi di cosa è stato fatto. Nel 2013 abbiamo inaugurato la centrale idroelettrica del Cannucciaro, che produce elettricità per circa 900 mila euro all’anno. Ora è pronto il progetto per la realizzazione di una seconda centrale, più piccola, poco più a valle del sito del Cannucciaro (vicino al ponte di Rocchetta, nei pressi della Concimer; ndr). I permessi, le concessioni e i finanziamenti ci sono tutti; bisogna fare soltanto la gara e far partire i lavori. E’ previsto un investimento di poco più di un milione di euro. La centrale produrrà sui 300 kilowattora di energia per un fatturato annuo di circa 250 mila euro”.
Quando parla di energia pulita pensa anche all’eolico?
“Sì, può essere un’altra opportunità. Nel Viterbese l’Assem ha una pala eolica di sua proprietà, è da 250 kilowattora. E’ in fase di sperimentazione: i dati che vengono raccolti diranno se vale la pena oppure no investire ancora in quel sito dove ci sono altre concessioni disponibili”.
Infine, merita un cenno la cosiddetta “Smart grid”, che tanto lustro ha dato all’Assem in questi anni. A che punto è il progetto?
“La nostra azienda è stata l’unica, fra le 7 coinvolte, a portare a termine il progetto-pilota avviato con il Politecnico di Milano. Tant’è che dal Parlamento europeo è arrivato l’input a svilupparne uno nuovo, sempre sui sistemi di trasmissione di energia, che pone San Severino all’avanguardia nel settore”.

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