Il saluto del sindaco uscente, Cesare Martini, dopo 10 anni alla guida dell’Amministrazione comunale di San Severino. Ecco la sua lettera.
Cari Concittadini, vi scrivo queste poche righe per congedarmi da voi. Il mio vuole essere anzitutto un ringraziamento ancor prima che un saluto. Ci rivedremo in piazza, o per le vie della nostra amata città, in questa nostra straordinaria San Severino che ho avuto l’onore di rappresentare per dieci lunghi anni in un momento storico non certo facile, contraddistinto da una crisi economica ancor più profonda di quella che il nostro Paese ha attraversato durante la guerra. Arrivederci a chi ha condiviso con me questo percorso, a chi ha fatto parte della Giunta e del Consiglio, a chi dai banchi della maggioranza ha partecipato a un percorso e ai tanti passaggi che hanno contraddistinto lo stesso nella buona e nella cattiva sorte, nei momenti di serenità e in quelli di tensione. A chi, dai banchi dell’opposizione, è stato pungolo perché riuscissimo a fare meglio. A chi, anche per strada, mi ha fermato per dirmi che le cose non andavano e mi ha aiutato, ci ha aiutato, favorendone il cambiamento.
Non starò di certo ad elencare qui le tante cose fatte. Con orgoglio, però, mi sono presentato con la fascia di Sindaco di una Città che, permettetemi, è diventata sempre più capofila di un territorio ed ha rappresentato lo stesso anche presso enti ed associazioni dove prima non era stata chiamata a farlo. Un eventuale elenco delle cose fatte non renderebbe in alcun modo giustizia alla ricchezza e alla vivacità delle relazioni umane costruite e che hanno fatto veramente grande, credetemi, questa mia esperienza.
Ogni scelta compiuta, ogni decisione assunta, ogni progettazione realizzata, è stata affrontata con una logica di programmazione, frutto dell’analisi dei bisogni espressi dalla cittadinanza e della volontà di realizzare interventi necessari a migliorare la nostra amata San Severino. Un grazie particolare lo devo alle tante figure che operano con grande professionalità all’interno del Comune ma anche alle molteplici associazioni e ai tantissimi volontari che, a vario titolo, ogni giorno, impegnano risorse, potenzialità e progettualità per il bene comune. Nel corso del mio doppio mandato ho cercato di porre la giusta attenzione ed il necessario impegno per dare ai Settempedani l’immagine di un Paese orgoglioso delle sue radici ma anche in grado di cogliere la spinta propulsiva del nuovo che significa cambiamento, progresso, evoluzione.
Ogni giorno mi ha motivato l’alto senso di responsabilità. Ho cercato di comportarmi da buon padre di famiglia. Un ruolo che non è stato facile per via dei cambiamenti imposti e che hanno ridotto il Sindaco a trasformarsi in esattore per conto dello Stato, facendo dunque perdere il ruolo che, da sempre, ha contraddistinto questa figura. Ho cercato di difendere l’istituzione accogliendo sempre tutti nel mio ufficio, per strada, in piazza. Ovviamente tutto ciò che non si è potuto realizzare non può non appartenere alla critica e alla condivisione più ampia dell’intera Comunità.
Nel momento in cui si compiono ulteriori passi in direzione del federalismo e dell’autonomia dei Comuni penso sia necessario sviluppare sempre più un dialogo con le Amministrazioni confinanti per giungere ad accordi e unioni che sapranno, soprattutto domani, aiutare a costruire il nostro futuro.
Mi sia consentito, da ultimo, un grazie a tutti i settempedani che con partecipazione ed entusiasmo hanno dimostrato interesse per la vita istituzionale della nostra città, condividendo spesso l’impegno profuso nell’opera di miglioramento che abbiamo voluto intraprendere. Grazie a voi tutti. Grazie di cuore”. Cesare Martini, sindaco.