Detrarre le spese per l’acquisto dei buoni mensa è possibile, ma bisogna far presto! Persino nei preposti uffici del Comune il fatto sembrava una novità fin quando le mamme, sollecitando una maggiore informazione, sono venute a capo della situazione. “Ci siamo informate anche all’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza – è il racconto di alcune mamme di San Severino, fra cui Lorena Coronati, che ha due figli alla Primaria – e alla fine ci è stato confermato che, in virtù della dall’art. 1 c. 151 della Legge 107/2015 (“della Buona scuola”) è consentita la detrazione del 19% anche delle spese sostenute per la mensa scolastica, nel limite di 400 euro per alunno. All’ufficio Servizi sociali, dietro la nostra insistenza, hanno preparato un modulo da compilare e successivamente da portare all’ufficio protocollo per chiedere, appunto, la detraibilità che potrebbe raggiungere gli 80 euro, tutto sommato una discreta somma, visti i tempi che corrono”. Le mamme settempedane hanno fatto ricorso, per portare il fatto a conoscenza di tutti coloro i quali potrebbero esserne interessati, anche al coordinatore comunale di Forza Nuova, Valter Bianchi, che sottolinea: “Recentemente il Comune ha apposto un avviso, senza riportare la data, con cui ricorda che l’acquisto dei buoni mensa detraibili è possibile solo alla filiale di Banca Marche, l’unica che può rilasciare la quietanza di avvenuto pagamento. Nel sito è poi comparso l’avviso di detraibilità in data 23 aprile. Considerando i tempi necessari per richiedere il modulo di domanda ai servizi sociali e per protocollarlo, è già tardi per detrarre i pagamenti con la prossima dichiarazione. Verranno infine danneggiati i cittadini che hanno comprato i buoni pasto in tabaccheria, dove non sono state rilasciate ricevute anche perché i negozianti si sono prestati alla distribuzione senza ricevere compenso. Un mezzo pasticcio”.
Luca Muscolini