Si è spento, all’età di 86 anni, Ovilio Bartolacci: un personaggio di rilievo della storia di San Severino, specie nella seconda metà del Novecento. Non ce la sentiamo di tracciarne un profilo in poche righe, perché la nostra memoria ha radici corte rispetto a quanto può essere raccontato dell’impegno civile di Ovilio. Al momento ci limitiamo a riferire alcuni ricordi personali che conserviamo di lui, innanzi tutto come papà di tre cari amici di vecchia data come Andrea, Sergio e Luca. A loro, e alle rispettive famiglie, rivolgiamo sincere condoglianze. Poi ci torna in mente l’Ovilio partigiano, esponente dell’Anpi, studioso (e narratore) dei fatti della Resistenza, insignito di attestati e benemerenze in più di un’occasione. Hanno fatto grande la sua vita anche la militanza politica, la scuola, la passione per Elcito, per la mitica Fiat 500 e per lo sport: nel 1980 fu uno dei consiglieri del direttivo della neonata società di basket. Ma soprattutto ci piace ricordarlo quando, con il suo sorriso da uomo buono, ci accoglieva nello studio di fotografo che condivideva con l’amico Simonetti: per noi erano magari le prime foto-tessera da usare per l’abbonamento ferroviario o la carta d’identità; ma chissà quanti scatti – mi sono sempre chiesto – avevano già immortalato le loro macchine con quei flash enormi e quante foto loro stessi avevano già sviluppato prima, entrando in quella camera oscura sul retrobottega di via Eustachio. Altri tempi, davvero! Ma bei tempi, caro Ovilio, in cui l’attesa di quello sviluppo creava il gusto della sorpresa che oggi il digitale, cioè il mondo del “tutto e subito”, ci ha rubato per sempre. Come tante altre doti, purtroppo…
I suoi funerali saranno celebrati venerdì 29 aprile, alle ore 15, nella chiesa del “Don Orione”.
m.g.