Si chiama “San Severino solidale” ed è il progetto che è nato dalla collaborazione fra la Caritas vicariale, l’Amministrazione comunale e la cooperativa sociale Opera per dare una prima risposta alle famiglie settempedane messe in ginocchio dalla crisi economica e, in particolare, a quei soggetti che sono rimasti senza lavoro o che oggi devono fare i conti con una significativa riduzione del proprio reddito.
L’iniziativa consiste nel far svolgere delle attività lavorative retribuite come servizi di manutenzione o cura del verde che oggi sono gestiti dalla cooperativa o dal Comune. Di fatto la Caritas finanzia il progetto, la coop Opera che è esperta nel reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati si occupa della parte amministrativa, gestionale e di coordinamento del personale e il Comune fornisce i materiali per svolgere le attività lavorative dando supporto nell’organizzazione dei servizi che si andranno a svolgere.
“In questo modo – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Vincenzo Felicioli – forniamo un sussidio economico non semplicemente erogandolo a chi ne farà richiesta ma a chi se lo guadagnerà svolgendo un prezioso servizio per la comunità intera. Siamo certi, perché ne abbiamo già avuto un riscontro più che positivo, che questa iniziativa farà acquisire a chi sta vivendo un momento di difficoltà una certa sicurezza anche psicologica e, inoltre, darà dignità e una presa di consapevolezza del proprio ruolo sociale per i soggetti beneficiari. I lavoratori che abbiano già coinvolto hanno svolto attività utili al decoro urbano e alla manutenzione degli spazi pubblici nell’ambito di azioni concordate e coordinate con il servizio Manutenzioni del Comune”.
“Con il progetto “San Severino solidale” – spiega Novello Frittellini, coordinatore della Caritas settempedana – cerchiamo di fornire, nel nostro piccolo da un lato una risposta concreta e dall’altro un segnale e uno stimolo importante con l’avvio di un percorso virtuoso capace di mantenere vivi valori e legami e di far sì che non si disperdano risorse e che non si sviluppino fenomeni di depressione sociale”.
Diverse le aree di intervento e le possibili iniziative che potranno essere messe in atto: “Si va – spiega Emanuele Innocenzi, coordinatore della società cooperativa sociale Opera – da interventi di pulizia urbana del centro storico alla pulizia delle strutture museali e culturali, a interventi di messa in sicurezza della sentieristica antincendio, alla pulizia dei fiumi, alla raccolta delle foglie nel periodo autunnale. Ci si potrà occupare poi anche di logistica in occasione di manifestazioni, fiere ed eventi o di servizi di supporto in ambito turistico e culturale come l’apertura di strutture o lo svolgimento di servizi informativi, promozionali o inerenti lo svolgimento di manifestazioni”.
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