Il nostro sito è rimasto “fermo” qualche giorno per ragioni di manutenzione tecnica del back-office. Ce ne scusiamo con i lettori. Ora, però, al compimento del suo secondo anno di vita – www.ilsettempedano.it è on line dal settembre 2013 – è pronto a ripartire con tante notizie, approfondimenti e curiosità che riguardano San Severino Marche e il suo territorio. Così, per dovere di cronaca e per completezza d’archivio, proponiamo di seguito un articolo di Luca Muscolini su quanto accaduto in municipio nei giorni scorsi e, a margine, la successiva nota del Comune sugli esiti della vicenda.
“Erano circa le undici e stavo aprendo le lettere, che passano tutte attraverso l’Ufficio Protocollo, ma al momento di estrarre il foglio da una busta, è fuoriuscita una polvere grigia che mi ha allarmato. Sulla pagina poche ma esaustive parole: “Amianto cancerogeno, bonificare l’aria”! Ho dato subito l’allarme”. Questo il breve racconto del dipendente comunale Enrico Compagnucci, maceratese, che insieme al settempedano Massimo Lucarini, poco dopo, si è dovuto sottoporre alle operazioni di profilassi, mentre Mauro Bianchi, anche lui residente a San Severino (“in ufficio per la procedura di mobilità” precisa il sindaco Martini), ha rifiutato il soccorso del 118 perché era lontano al momento della scoperta della polvere. Alle 11.48 la chiamata alla Polizia municipale, subito accorsa con due agenti. A seguire sono stati allertati i Carabinieri, intervenuti con il comandante di Stazione, Pierluigi Lupo, i Vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino con il caposquadra Elvio Tedeschi ed un’autoambulanza del Pronto intervento. Elaborate le operazioni di bonifica dell’Ufficio Protocollo, con due vigili del fuoco nella classica tuta bianca che hanno recuperato la busta con la sostanza che verrà analizzata (“in tempi brevissimi” ha precisato il sindaco Martini) dall’Arpam, abilitata all’eventuale smaltimento dell’amianto. Dopodiché l’ambiente è stato sanato. Compagnucci e Lucarini hanno acconsentito a farsi visitare in ospedale. “Due anni fa – ricorda Lucarini, sconsolato – ho dovuto subire un trattamento preventivo a base di antibiotici per 40 giorni per la busta con il sospetto antrace. Spero che stavolta vada meglio…”. Limitato il disagio per i cittadini. Un altro impiegato ha puntualizzato che se si indirizza una lettera minatoria alla Municipale lo si fa invano, perché non si supera lo sbarramento del Protocollo. “Questa mattina ero fuori sede e quindi non ho potuto assistere alle operazioni conseguenti all’”allarme amianto”, ma pur nell’espletamento di ogni azione a tutela della salute dei dipendenti comunali, per i quali è stata attuata la procedura dell’isolamento domiciliare dopo la visita al Pronto soccorso, mi sento di poter sminuire la gravità del fatto”. Il primo cittadino Cesare Martini è tranquillo. “La missiva – precisa il sindaco – è stata spedita da Firenze, a nome di un cittadino (la cui identità è da verificare come reale, ndr) di Ancona ed è stata indirizzata alla Municipale di San Severino. Poiché un episodio analogo è accaduto in giornata anche a Caldarola, mi viene da pensare che il doppio fatto intimidatorio potrebbe avere una qualche connessione con le postazioni autovelox che sono presenti sui due territori, magari come rivalsa da parte di un automobilista multato. Finché l’autovelox viene inteso come uno strumento punitivo, episodi come quello vissuto in Comune potrebbero ripetersi. Anch’io ho subìto una multa a Caldarola per un limite appena superato. Eppure ne ho fatto tesoro”.
Luca Muscolini
La nota del Comune.
“Una bischerata, per dirla alla fiorentina, visto che pare che il plico sia stato spedito dal capoluogo toscano e sia transitato per il centro di smistamento di Ancona prima di arrivare al nostro Protocollo”. Il sindaco Cesare Martini getta acqua sul fuoco dopo l’allarme scattato l’altra mattina a seguito del rinvenimento di una busta contenente polvere grigia fra la corrispondenza destinata al comando della Polizia municipale. “Lo scherzo, sicuramente di cattivo gusto, ha fatto scattare l’allerta generale interessando vigili del fuoco, carabinieri, vigili urbani e servizio di pronta emergenza sanitaria e ha dato vita a un’indagine che, mi auguro, possa portare ad individuare l’autore dello stesso. Si è trattato, infatti, di una azione molto grave di cui va individuato il responsabile o i responsabili. Nel frattempo, però, questa mattina dall’Arpam mi hanno tranquillizzato. Dai laboratori dell’Agenzia regionale per la Protezione ambiente delle Marche mi è stato comunicato che all’interno della busta era contenuta polvere di resine di vetro. Nessun pericolo, quindi, anche per chi vi è entrato in contatto”.
Un analogo episodio, per fortuna anche in quel caso le analisi non indicarono alcun pericolo per il personale del Comune, si era già verificato a San Severino nel dicembre del 2012. Sono già rientrati al lavoro al lavoro anche i dipendenti, in tutto tre, sottoposti a visita subito dopo l’ultimo episodio. A uno di questi, quello che aveva maneggiato la busta contenente la polvere grigiastra, era stato consigliato l’isolamento presso il proprio domicilio. “Chi si rende autore di simili azioni – sottolinea ancora una volta il sindaco Martini – dovrebbe sapere che commette un reato molto molto grave che è perseguibile penalmente. La Polizia municipale, cui va tutta la mia solidarietà, svolge anzitutto azione di prevenzione atta a garantire la sicurezza della pubblica incolumità e degli automobilisti onesti e corretti oltre che dei pedoni. Anche quando utilizza apparecchiature come l’Autovelox. Atti come quello che ha interessato questi giorni il nostro Comune sono da persone vili e codarde. Ci sono regole che vanno rispettate. Nessun agguato sulle nostre strade ma solo controllo puntuale e costante per evitare gli incidenti che in passato hanno provocato morti e feriti”.