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Il rudere vicino al quale è stato rinvenuto il corpo di Sarchiè
Il rudere vicino al quale è stato rinvenuto il corpo di Sarchiè

Caso Sarchiè: 40enne di Catania indagato per omicidio

Giuseppe Farina, 40 anni, di Catania, sarebbe l’uomo indagato per l’omicidio di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce di San Benedetto del Tronto ucciso a colpi di pistola e dato alle fiamme a San Severino. L’altro indagato è Santo Seminara, marito della titolare di una delle due ditte edili che condividono un capannone a Castelraimondo, posto sotto sequestro dai carabinieri dopo il ritrovamento al suo interno di parti del furgone della vittima, che non è stato ancora trovato. Nel capannone sarebbero state rinvenute anche tracce di sangue, mentre altri pezzi del mezzo erano sparsi all’esterno. Seminara è indagato per concorso in distruzione di cadavere e favoreggiamento. Degli altri due indagati, moglie e marito, non trapelano i nomi. Si sa solo che rispondono del solo favoreggiamento. Nella loro abitazione, in una stufa, è stata rinvenuta la parte metallica di un furgone che potrebbe essere quello di Sarchiè. Tutto lascia pensare, insomma, che ci sia stato un tentativo di smontare l’automezzo disperdendone i pezzi per impedirne il ritrovamento e rallentare le indagini. Farina, ufficialmente, risulta titolare di una ditta edile, ma in realtà vende il pesce, con un bancone a Pioraco, nella zona dove Sarchiè aveva la sua clientela. Gli indagati avrebbero già reso dichiarazioni spontanee, dicendosi totalmente estranei al delitto.

Fonte: Ansa

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