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Il trionfo della Lube a Perugia
Il trionfo della Lube a Perugia

Quel “sapore” settempedano nello scudetto della Lube

La Lube ha conquistato il terzo scudetto della sua storia, dopo quelli del 2006 e del 2012. Sugli ultimi due c’è la firma dell’allenatore Alberto Giuliani, settempedano. Pure per lui, a livello personale, i titoli italiani sono tre, avendo vinto già il “tricolore” a Cuneo nel 2010. La squadra biancorossa, inoltre, annovera nelle sue file lo schiacciatore Alessandro Paparoni, anch’egli di San Severino, il quale – purtroppo – ha potuto dare il suo apporto soltanto nella prima parte della stagione a causa di un infortunio. Ma lo scudetto è pure suo. Così come un gran lavoro dietro le quinte lo sta facendo – da anni -, accanto a Giuliani, un altro settempedano: Roberto Taddei, statistico e rilevatore di dati tecnici sia in partita, sia in allenamento. E’ sempre a bordo campo quando la Lube gioca, e c’era ovviamente anche a Perugia dove la squadra maceratese ha trionfato domenica scorsa. Lo abbiamo intervistato.

Roberto, che sensazione si prova a vincere due titoli in tre anni?

“Il mio primo scudetto si era deciso nel V-Day, con partita secca. Questo invece lo abbiamo vinto nell’arco delle tre vittorie su cinque gare. Nelle prime tre partite, pur vivendo una tensione speciale, non avvertivo la stessa pressione provata a Milano due anni fa. Domenica, invece, era come una finale, la prima di due possibilità che ci eravamo meritatamente conquistati. La tensione quindi era la stessa di un V-day”.

Peraltro si è giocato in una bolgia dantesca tutta a favore di Perugia...

“Il fantastico calore del pubblico umbro ha spinto la propria squadra per tutta la partita. Ma i nostri tifosi sono stati spettacolari a tenere il confronto sia pure con un decimo delle persone presenti. La nostra postazione era proprio davanti alla ‘curva’ dei sostenitori perugini, ma durante il match quasi non li sentivo, tanta era la concentrazione di tutti noi per i compiti da svolgere a supporto della nostra squadra. Non c’è tempo per emozioni negative”.

Qual è stata la chiave di volta dell’incontro?

“La sfida si è decisa su minimi dettagli. Abbiamo cambiato sistema di difesa ben tre volte in queste ultime 4 partite, limando il minimo centimetro sulle posizioni da far tenere ai ragazzi. E le difese di Hennò nel quarto set ne sono la testimonianza. Abbiamo progressivamente preso le misure su Atanasijevic, facendo delle scelte ben precise in determinati periodi dei set. Abbiamo lavorato moltissimo sulla tecnica di muro, sempre in riferimento all’opposto serbo e alla fine i risultati credo che si siano notati. Basti pensare ai 10 muri messi a segno su di lui solo nella partita di ieri”.

Aneddoti particolari di questa esaltante vittoria?

“Penso che lo snodo fondamentale della stagione sia stata la sconfitta in semifinale di Coppa Italia subita a Bologna. Li abbiamo tutti capito che il destino era solo nelle nostre mani: occorreva quindi rimboccarsi le maniche e andare a costruirci questo successo!”.

Quanto vale, allora, questo scudetto?

“Secondo me, tantissimo! Perché è venuto nell’arco di una stagione tribolata dal punto di vista dei traguardi. Perché giocare e vincere da favoriti non è mai facile per nessuno. Perché giocare con la pressione di dover vincere a ogni costo diventa un peso psicologico a volte difficile da sostenere. E allora, una pacca sulla spalla a un giocatore, magari in un momento in cui vedi dai suoi occhi che sta in difficoltà… Una parola di incoraggiamento e di stima per un altro giocatore che cerca conferme sulle sue forze tecniche e mentali… Sono le cose che non si possono raccontare nei particolari, ma che in tanti anni di affiatamento nella collaborazione con Alberto Giuliani vengono naturali da compiere e fanno la differenza”.

Alberto, dopo il trionfo, ha ringraziato tutto lo staff per il gran lavoro svolto…

“Dietro a ogni traguardo c’è una storia fatta di sacrifici che, poi, vengono ripagati da momenti esaltanti come il quinto set del V-Day di Milano e il quarto set di domenica a Perugia. Siamo contenti, e ci godiamo ora questo nuovo titolo di campioni d’Italia”.

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