Home | Consigliati | Auto d’epoca: motori accesi per il 21° Giro delle abbazie
Euro Net San Severino Marche
Un'immagine della passata edizione nel "cuore" di Visso
Un'immagine della passata edizione nel "cuore" di Visso

Auto d’epoca: motori accesi per il 21° Giro delle abbazie

È una classica giunta alla vecchia soglia dell’età che segnava il passaggio a quella maggiore, la 21. Numero magico per i calciofili di fede bianconera che abbinano il 21 a Pirlo, l’uomo dal maggior tasso di fosforo dell’intera equipe torinese e, probabilmente, dell’intero calcio italiano. Un elemento che da solo vale la cultura del calcio. Facilmente abbinabile, quindi, a una manifestazione che, una volta tanto, lascia da parte i rigidi responsi cronometrici per ispirare agli appassionati una giornata di cultura, di piacere dell’arte e della storia. La 21^ edizione del Giro delle Abbazie, in programma domenica 18 maggio per iniziativa del Caem del vecchio-nuovo presidente Pietro Caglini, dopo lo sconfinamento in Umbria dello scorso anno (del resto, anche il giro d’Italia sulle due ruote è partito da… Belfast) con l’approdo all’abbazia di Sant’Eutizio, a Preci, questa volta torna in terra marchigiana. La località scelta dall’entourage del club intitolato all’asso Lodovico Scarfiotti è Serra San Quirico, un ameno centro in provincia di Ancona di poco più di 3.000 anime in cui sarà possibile concentrare l’attenzione sull’abbazia di Sant’Elena. Fondata nel 1005 da San Romualdo, Sant’Elena divenne la più importante abbazia benedettina della vallesina sul piano politico, civile e sociale. Nel XII secolo vantava il possesso di circa 50 chiese e 10 edifici fra castelli e ville con tutti i beni annessi. Nel 1180 si unì all’Eremo di Camaldoli inserendosi nella congregazione Camaldolese. Sant’Elena è una vasta costruzione romanico-gotica in blocchetti di pietra. All’esterno l’intero complesso assume quasi l’aspetto di una chiesa fortezza. Dalle 9 alle 10.30 le operazioni preliminari ad Apiro, fatto che consentirà una piacevole digressione. Vale a dire una fugace visita all’abbazia di Sant’Urbano. La Collegiata di Sant’Urbano è uno dei gioielli nascosti nella provincia italiana lontano dai soliti circuiti turistici. Si trova accanto al Palazzo comunale, dedicata al Santo patrono ed eretta nel 1632. La chiesa, in stile barocco, è composta da tre navate, sull’altare maggiore si trova una pala del XVII secolo che raffigura l’incoronazione della Vergine e Sant’Urbano I Papa. Gustoso, come di consueto, sarà il momento conviviale da Francesco a San Vittore di Genga, alle 13. Info e iscrizioni: 347/0663862 (Ghizzone) e 338/8983627 (Caglini).

Luca Muscolini

Centro Medico Blu Gallery