Da qualche giorno la panchina della Settempeda è passata nelle mani di Gregory Pierantoni. Il nuovo allenatore biancorosso ha rilasciato le prime parole.
“Sono emozioni forti e grandi quelle che sto vivendo in questo momento. Prima di tutto perché si chiude un capitolo importante e lungo della mia vita, sia calcistica che umana, dato che sette anni in una società e in una squadra (Vigor Montecosaro) sono tanti e lasciano qualcosa di particolare e poi perché se ne apre subito un altro con una nuova opportunità che, come spesso accade, è giunta subito ed è una chance davvero importante: la Settempeda”.
Trattativa veloce e accordo trovato subito…
“Sì, è stato fatto tutto in fretta e senza problemi. Per me è stato facile scegliere ed accettare la proposta. La Settempeda ha una storia illustre e molto importante. Società blasonata e storica. Conosco molto bene, da diversi anni, la società e la dirigenza per cui quando il presidente Marco Crescenzi mi ha chiamato sono bastate pochissime parole per trovarci su tutto ed arrivare ad un accordo”.
Gregory, così resta ad allenare in Promozione: è soddisfatto?
“E’ quello che volevo. Il campionato mi è piaciuto tanto e mi ha regalato soddisfazioni. Mi ci sono ritrovato in pieno soprattutto perché ritengo sia adatto al mio modo di allenare e alle mie idee di calcio. Il progetto che mi è stato illustrato lo ritengo interessante e l’ho sposato in pieno. Unico piccolo dubbio era la distanza dalla mia città, ma hanno prevalso molte altre cose e tutte positive e stimolanti. Ho detto quindi di sì in pochi secondi”.
San Severino è una piazza importante, con tifoseria calda e squadra competitiva: che ne pensa?
“Conosco benissimo l’ambiente. La chiamata che ho ricevuto probabilmente è stata dovuta anche al fatto che nelle ultime stagioni ci siamo sfidati sempre e questo ha reso possibile una conoscenza reciproca migliore e penso che ciò abbia avuto un peso nelle rispettive scelte. Secondo me qui c’è tutto. Una società seria, competente, solida. Una squadra di valore e forte. Colgo l’occasione per fare i complimenti a mister Ciattaglia ed al suo staff per il lavoro svolto. Secondo me è stato straordinario. Ricevo da Lorenzo un’eredità grande e sarà impegnativo, ma anche stimolante proseguire un lavoro tecnico-tattico fatto nel migliore dei modi”.
Si lavora da subito, giusto?
“Sì, a breve contatterò tutti i ragazzi per i colloqui individuali. L’idea è mantenere gran parte del gruppo attuale, perché ritengo che ci siano giocatori validi che possano far bene come dimostrato in questo torneo e in più occasioni. La dirigenza mi ha parlato chiaro mettendomi a disposizione tutto l’apporto possibile per formare l’organico. Insieme valuteremo il da farsi, dove intervenire per puntellare i ruoli che riteniamo siano scoperti e mettere dentro i rinforzi che ci servono. Oltre a ciò si dovrà pensare agli under che sono fondamentali e rappresentano la parte più difficile, perché spesso non si conoscono abbastanza e non è semplice trovare quelli adatti”.
Primo passo da compiere oltre al mercato?
“Si riparte da zero. Porterò le mie idee, i miei concetti di gioco, il mio modo di lavorare e il mio modo di fare gruppo. Il progetto è nuovo e dovremo, tutti, essere pronti e con la testa giusta. Confido che i ragazzi mi seguano da subito, siano convinti e con l’atteggiamento corretto. Il gruppo è fondamentale e dovrà andare dalla stessa parte ed essere unito e compatto. Stessa cosa per tutti gli altri componenti della società, nessuno escluso, perché si lavora tutti insieme remando nella stessa direzione. Questo è quello che serve per poter ottenere risultati”.
Roberto Pellegrino