“La società consortile partecipata dai Comuni e dalle società operative quale strumento aggregativo. Con questa formula giovedì 1 agosto l’Aato 3 Macerata si è riunito in assemblea dei Comuni soci, con una percentuale di sindaci presenti di poco inferiore al 90%, dando di fatto il via in modo unanime al processo che, speriamo tutti, porterà all’affidamento della gestione dell’acqua.
I punti cardine della questione sono: la gestione dell’acqua in mano pubblica, la salvaguardia dei lavoratori, la partecipazione di tutti i Comuni e la salvaguardia delle aziende.
Un processo lungo, dove i modelli hanno avuto più nomi, a volte i toni si sono alzati, diventando aspri, ma questo fa parte del dibattito democratico, comunque da entrambi le parti, l’intento era sempre lo stesso, mantenere i principi sopra citati.
La politica ha dato un bel segnale, l’unico che i cittadini da tempo aspettavano, l’unanimità, su un tema tanto importante: qualsiasi altro esito di voto sarebbe stato un fiasco. Grazie all’accelerazione imposta dal presidente Gentilucci, dal lavoro svolto dai tecnici messi in campo dalle aziende e dall’impegno dei sindaci si è giunti al progetto di aggregazione che prevede la costituzione di una società consortile, partecipata dai Comuni e dalle società operative, tramite la fusione di Si Marche e Unidra e successivo ingresso di Cma, Acquambiente Marche e San.
Per la definitiva approvazione del progetto si procede preliminarmente a consultare l’Autorità garante della concorrenza e del mercato al fine di ottenere una pronuncia su aspetti tecnici dell’operazione”.
La nota è firmata da tutte le Aziende e relativi sindaci:
Assm di Tolentino, Mauro Sclavi e sindaci soci
Assem di San Severino, Rosa Piermattei e sindaci soci
Apm di Macerata, Sandro Parcaroli e sindaci soci
Astea di Osimo-Recanati, Francesco Pirani (Osimo), Emanuele Pepa (Recanati) e sindaci soci
Atac di Civitanova, Fabrizio Ciarapica e sindaci soci
Acquambiente e sindaci soci