Il Centro culturale “Andrej Tarkovskij” di San Severino ha allestito una mostra dal titolo: Sub tutela Dei – Il giudice Rosario Livatino. Viene così riproposta la vicenda umana del magistrato ucciso dalla mafia nel 1990.
La mostra è esposta nella Chiesa della Misericordia in Piazza del Popolo fino al 5 novembre. In apertura c’è stato il convegno inaugurale, in cui è intervenuto l’avvocato Carlo Torti, curatore della mostra, insieme al dottor Marco Ceppi e al dottor Giorgio Berti, esperti nella prevenzione e nel recupero delle devianze giovanili.
Il curatore Torti ha sottolineato la profonda umanità del giudice, il rispetto assoluto per ogni accusato e il concepire la giustizia come prima forma dell’amore. Già nella sua tesi di laurea Rosario Livatino aveva posto nella copertina i caratteri STD (Sub Tutela Dei) che gli esegeti hanno sicuramente interpretato come la ripresa di un’antica formula medievale che usavano gli operatori del diritto per mettersi sotto il manto di Dio. Questa scritta compare molte volte nelle agendine del giudice, in cui egli annnota meticolosamente il suo vissuto, fino a presentire la sua immolazione. Gli educatori Ceppi e Torti, tra l’altro collaboratori del Tribunale dei minori delle Marche, hanno fatto conoscere nuove vie per la prevenzione e il recupero che contemplano, oltre al risarcimento, la permanenza in comunità rieducative e anche il confronto aperto con le persone colpite.
La mostra che proviene dal Meeting di Rimini intende far conoscere la splendida persona del magistrato siciliano Rosario Livatino. Vengono riproposti i vari momenti della sua vita, in riferimento al contesto storico, sottolineando anche la sua profonda religiosità (è stato beatificato nel 2021). Vengono messi in luce il suo operato, la sua intelligenza e passione, la sua “assunzione di responsabilità”, il suo impegno fino a “soffrire per il bene delle persone”. Infine viene dato spazio al suo martirio anche con un video di testimonianze di donne e uomini che hanno conosciuto Rosario Angelo Livatino.
L’evento è inserito nel progetto “Spazio giovani 2.0: insieme per crescere e progredire” dell’associazione capofila Help di San Severino, finanziato dalla Regione e dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, con il bando Interscambi del Ministero delle politiche giovanili, per avviare una serie di attività sul territorio (centri aggregativi, manifestazioni, mostre, laboratori, eventi sportivi e altro ancora) finalizzate a “interventi territoriali che siano in grado di dare risposte a livello di sistema territoriale, coinvolgendo, a vario titolo le tematiche dell’educazione, della formazione, del lavoro e dell’inclusione sociale”.
Il progetto è frutto di una rete di associazioni, scuole e Comuni. Una grande rete per un “viaggio” fra diverse realtà del territorio per far scoprire a ragazzi e ragazze anche l’importanza dei diritti umani, del rispetto reciproco, degli stili di vita sani, contrastando così i più rilevanti disagi giovanili.
Angelo Cantenne
Foto dello Studio Serini