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Cgil, Cisl e Uil: “Si rischia la privatizzazione del servizio idrico per immobilismo”

Continuiamo a denunciare la gravità dell’immobilismo di un pezzo di classe politica maceratese in merito alla situazione inerente l’affidamento del servizio idrico integrato nel territorio dell’Aato3. Con il passare delle settimane si avvicina sempre di più la scadenza di fine anno prevista per l’individuazione del gestore unico con il conseguente rischio di privatizzazione di un importante servizio per tutta la collettività.

Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti delle aziende che attualmente gestiscono il servizio sono preoccupati per le eventuali ricadute occupazionali e per l’incertezza riguardante il loro futuro. Incertezza che già da ora sta creando serie problematiche alle aziende stesse in merito all’accesso al credito e alla programmazione degli investimenti, mettendo a rischio l’ordinaria attività delle stesse.

Nell’esercizio del mandato ricevuto dai lavoratori abbiamo inoltrato richieste di incontro ai sindaci dei Comuni capofila delle aziende attualmente operative; ad oggi ci sembra gravissimo il silenzio di alcuni sindaci dei principali Comuni dell’Aato su una questione di importanza centrale per il territorio che amministrano.

Sono già passati infatti molti giorni dall’invio delle richieste di incontro urgente per confrontarci sulla problematica e, nonostante i solleciti, ad oggi solo Recanati, Tolentino e Pieve Torina hanno provveduto a calendarizzare gli incontri.

Particolarmente grave appare il mancato riscontro dei sindaci di Macerata e Civitanova Marche, i due Comuni più grandi della Provincia e azionisti di maggioranza di due importanti società come Apm Macerata ed Atac Civitanova.

Come organizzazioni sindacali, rappresentative dei cittadini maceratesi e dei lavoratori interessati, proseguiremo nella mobilitazione, mettendo in campo tutte le azioni possibili per scongiurare il sempre più imminente rischio di privatizzazione del servizio e le conseguenze che questo comporterebbe per il territorio, per i lavoratori e per stimolare l’inaccettabile inerzia di alcuni soggetti che dovrebbero governare questa fase, certamente complessa, ma che rischia di concludersi con la consegna al mercato di un bene fondamentale per la vita di tutti.

Faremo sentire la nostra voce in ogni sede richiamando ad un approccio responsabile tutte le parti coinvolte.

Daniele Principi (Cgil), Rocco Gravina (Cisl), Sergio Crucianelli (Uil) – Marco Bracalente (Filctem Cgil), Giuliano Caracini (Femca Cisl), Manuel Broglia (Uiltec Uil)

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