Caterina è tornata al paese dopo un tentativo fallito di vita in città, trascinandosi sulle spalle il peso di un fallimento: prima di tutto, quello delle aspettative materne. Ma Caterina non è mai riuscita a somigliare alla madre, donna sofisticata ed elegante. Lei è l’olivastro, degna figlia di suo padre, amante delle piante e della campagna.
In un breve racconto (72 pagine), ruvido e terreno come i luoghi e le persone che racconta, Marta Zura Puntaroni delinea un rapporto complesso, fatto di amore e di innesti, che ci porta a domandarci se può esistere una terra fertile per le relazioni e quanto ciò che si ama può condurci alla rovina.
L’olivastro è l’ultimo libro di Marta Zura Puntaroni e, al tempo stesso, la prima opera della collana Elettra della “Effequ”.
L’autrice, intervistata da Francesco Rapaccioni, presenta questo romanzo anche a San Severino martedì 11 aprile, alle ore 21, nella sala Italia.