Aula magna dell’Uteam gremitissima per l’incontro su “La civiltà contadina nel territorio di San Severino Marche – testimonianze del ‘900”. Ha introdotto i lavori e presentato gli ospiti la direttrice dei corsi, la professoressa Anna Vissani.
La prima relazione è stata tenuta dal Rettore dell’Uteam, il professor Giammario Borri, che ha parlato della centralità della memoria oggi. Poi, lo storico Raoul Paciaroni ha illustrato le tradizioni settempedane durante il periodo pasquale.
Successivamente si è passati alla lettura di alcuni racconti scritti dalla professoressa Maria Pierandrei, vincitrice della settima edizione del Premio letterario Città di Olbia (2020), per la sezione “Racconti brevi in lingua italiana”.
I racconti sono stati declamati dal professor Enzo Bonacucina.
L’incontro si è concluso con i canti popolari e l’organetto di Luciano Carletti, accompagnato dalle voci di Ilenia e Sandro.
L’opera della professoressa Maria Pierandrei, prima classificata, s’intitola “Feste di primavera”. Uno scritto – si legge nella motivazione del premio – in cui la voce narrante ci conduce, con intensità progressiva, dentro i preparativi per la festa del Corpus domini organizzata da una piccola comunità. Si alternano rapidamente sulla scena tanti personaggi, descritti con accurata delicatezza. Tutti vivono l’emozione della festa che arriva, e ciascuno assolve al proprio compito con dedizione e senso religioso. Una profonda armonia unisce i vezzi, le piccole ambizioni, gli amori, le timidezze, le vecchie abitudini e gli antichi riti. La scrittura riesce a scorrere dentro questo ordito senza sbagliare mai tono, precisa e mite come i personaggi che descrive. Riesce, inoltre, ad evocare un mondo passato, immerso in una sacralità rituale, offrendo una luce nitida alle passioni di un tempo che non esiste più.
Fiorino Luciani