Il 2021 è stato un anno eccezionale per “Il Pedale settempedano”. La società, infatti, nonostante la pandemia, è riuscita sia a svolgere allenamenti nel rispetto delle misure anti-Covid imposte dalla Federazione, sia a partecipare alle varie manifestazioni e gare svoltesi non solo nelle Marche.
In particolare i giovanissimi hanno corso a livello regionale e partecipato a circuiti di regioni vicine, mentre gli Esordienti e gli Allievi hanno svolto gare regionali e nazionali, comprese alcune tappe del “Gran Prix Centro Italia giovanile”, ottenendo ottimi risultati e, soprattutto, maturando una buona esperienza in vista del 2022 che li vedrà partecipare a tutte le gare del circuito, più altre di livello nazionale.
Anche dal reparto corse del settore amatoriale sono giunti traguardi importanti, sia nella mountain bike con Giacomo Salvatori, Lorenzo Flamini e Daniele Carducci, sia su strada con Fabio Tarquini, Ruggero Gheroni, Mirko Menichelli e Gianni Mitillo, i quali hanno partecipato alla Marche Marathon e ad alcune gare del Criterium.
Inoltre, durante la premiazione di fine anno, ospitata prima di Natale al Lanciano Forum di Castelraimondo e promossa dal Comitato provinciale della Federazione, il Pedale settempedano è stato premiato per l’attività svolta e ha visto assegnare al “suo” Stefano Aquili un premio speciale come “Direttore sportivo dell’anno 2021”.
- Stefano Aquili premiato al Lanciano Forum
“Questo riconoscimento – dice Aquili -, che condivido con Luca Magnapane, altra colonna portante del progetto dei giovanissimi che stiamo portando avanti, non può che renderci fieri del lavoro che stiamo svolgendo con i bambini. In particolare cerchiamo ogni giorno di trasmettere loro quei valori del ciclismo che sono poi i valori della crescita dei ragazzi e della vita: l’umiltà e l’impegno, il rispetto delle regole e del gruppo, la gioia di giocare e stare insieme all’aria aperta in bicicletta”.
La società ringrazia gli sponsor e i sostenitori ma soprattutto i genitori che ci affidano i loro bambini e guarda al futuro con positività impegnandosi per riportare il ciclismo giovanile ai tempi passati quando giovani settempedani giravano per l’Italia portandone il nome impresso sulla divisa.