Il 24 settembre del 1721 moriva San Pacifico, esattamente 300 anni fa.
Pacifico da San Severino, al secolo Carlo Antonio Divini, fu un frate minore osservante italiano. Beatificato da Pio V nel 1786, venne proclamato santo da papa Gregorio XVI nel 1839. Era figlio di Antonio Maria Divini e Mariangela Bruni e nacque il 1653 a San Severino. Divenne orfano poco dopo aver ricevuto la cresima. Aveva solo quattro anni e, per la sopraggiunta difficoltà economica della sua nobile famiglia, fu affidato allo zio materno, arcidiacono della cattedrale. E, quindi, come attestano varie biografie, ebbe un’infanzia solitaria e meditativa, piegata all’intransigente figura dello zio, scandita da frequenti visite di raccoglimento alle chiese della città e ai “sacri altarini” che si costruiva in casa.
Su consiglio dei minori osservanti riformati del convento sanseverinate di Santa Maria delle Grazie, che ne conoscevano l’assiduità alla messa e alla dottrina cristiana e le pratiche caritative, fu inviato al convento dell’ordine di Forano (in Attigliano, luogo storico del francescanesimo), dove ricevette l’abito francescano a diciassette anni, nel dicembre 1670, e assunse il nome di fra’ Pacifico. Ordinato sacerdote il 4 giugno 1678, fu lettore di filosofia (1680-1683) per i giovani aspiranti al sacerdozio del suo Ordine. Successivamente per 6 anni girò per le Marche, divenendo famoso come confessore e predicatore dalla parola semplice e apostolica, frate esemplare per le sue virtù di obbedienza, zelo, mitezza, osservante del silenzio e dei digiuni, penitente e schivo nei modi, fervoroso nelle orazioni.
Ma san Pacifico fu dotato dal Signore di altre doti eccezionali: spirito profetico, visioni ed estasi, capacità di compiere in nome di Dio miracoli, tra i quali la previsione del terremoto del 1703 e la vittoria di Carlo VI sui Turchi nel 1717. Poi cominciò ad essere tormentato da malattie che andarono sempre più peggiorando, ma affrontò cristianamente con perfetta letizia e pazienza per 29 anni, dedicandosi alla vita contemplativa. Nonostante la cecità, la sordità e una piaga inguaribile, fu fatto frate guardiano della sua comunità di Santa Maria delle Grazie a San Severino.
Nel settembre 1705, tornò nel convento di San Severino come semplice frate, in pessime condizioni fisiche che gli impedirono nel tempo di celebrare, di confessare e partecipare alla vita comune. Morì nella sua piccola cella il 24 settembre 1721 e una grande folla di fedeli accorse per onorare le sue spoglie, custodite oggi nel santuario a lui intitolato.
Per celebrare la ricorrenza dei 300 anni dalla morte oggi – venerdì 24 settembre – sono previste al santuario messe alle 7.30, alle 9 (celebrata da Padre Simone Giampieri, Ministro provinciale dei Frati minori), alle 10, e alle 11.30 (celebrata dal cardinale Edoardo Menichelli); poi alle 16, alle 17 (celebrata da padre Luciano Genga) e alle 18.30.
Inoltre, alle ore 10 c’è l’inaugurazione nella Chiesa della Misericordia, in piazza, della mostra “San Pacifico Divini – La ferita aperta. Terzo centenario della nascita al cielo” (di cui riferiamo a parte). Sarà aperta fino al 7 novembre nei giorni di sabato e festivi, dalle ore 18 alle ore 20. Per prenotazioni e informazioni chiamare il 3381090779 o il 3334454094.
Infine, stasera alle 21, il teatro Feronia ospita la Compagnia teatrale “Terra dei Fioretti” che mette in scena la commedia “Cose dell’addru munnu” per la regia di suor Lucia Stacchio. L’ingresso è gratuito, ma occorre la prenotazione presso la Pro loco.
Domani, sabato 25 settembre, sono previste messe alle 7.30 e alle 18.30, mentre per domenica sono attesi il pellegrinaggio a piedi dal rione Settempeda (di cui riferiamo a parte) con messa finale al santuario celebrata alle ore 8 da padre Simone Giampieri. Seguiranno messe alle 9, alle 10, alle 11.30 (con la partecipazione del sindaco, del gonfalone comunale e delle autorità cittadine), alle ore 16, alle 17 e alle 18.30.
L’apertura ufficiale del centenario della morte di San Pacifico avverrà il prossimo 30 ottobre con una cerimonia solenne presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Interverranno anche il cardinal Menichelli, il vescovo di Camerino-San Severino, mons. Francesco Massara, nonché sacerdoti e religiosi delle Marche.