Proseguono gli incontri della Cna con i candidati sindaci delle principali città della provincia che andranno al voto il 3 e 4 ottobre. Ieri è toccato ai tre candidati di San Severino, teatro dell’incontro il Bar Centrale sotto il loggiato della splendida Piazza del Popolo. Temi caldi proposti dal presidente di Cna, Maurizio Tritarelli, sono stati ricostruzione post-sisma, sanità e imprese: “San Severino è tra i maggiori Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017. Oggi il ‘Team Sisma Cna Marche’, formato da professionisti ed esperti, rappresenta un’ottima risorsa, disponibile con idee e analisi, per i necessari progetti di sviluppo. È nostra convinzione che al grande progetto della ricostruzione occorra far partecipare le migliori menti disponibili e ascoltare preventivamente i fabbisogni del tessuto produttivo locale”.
Il presidente Cna ha potuto quindi condividere la preoccupazione per la riduzione delle prestazioni sanitarie disponibili sul territorio: “Nonostante dai dati emerga chiaramente l’invecchiamento della popolazione in corso e la massiccia presenza di persone anziane, soprattutto a San Severino dove l’età
media è tra le più alte della provincia, assistiamo da alcuni anni alla diminuzione dei servizi sanitari sul territorio. Crediamo quindi necessario da parte di tutti gli attori e le istituzioni coinvolte, compiere il massimo sforzo possibile per scongiurare questo depauperamento del territorio e che, anzi, vengano potenziate tutte le strutture sanitarie presenti nelle aree interne”.
Le proposte di Cna sono state accolte favorevolmente da tutti i candidati.
Tarcisio Antognozzi ha sottolineato la coincidenza delle proposte Cna con quelle della sua compagine, rilanciando un pieno coinvolgimento
nell’azione amministrativa di tutti i corpi intermedi di rappresentanza. La parola chiave per il rilancio della città, secondo il candidato, è “turismo”, con la necessità di una valorizzazione delle tante emergenze e potenzialità presenti sul territorio comunale. Per far questo, secondo Antognozzi, occorre coinvolgere la sopita società civile e serve un confronto costante con i cittadini.
Rosa Piermattei ha ricordato innanzitutto gli eccezionali numeri del sisma e della ricostruzione in atto, con 7.000 persone fuori casa e 1.113 edifici inagibili, denunciando una ricostruzione degli edifici pubblici più lenta a causa di una burocrazia che prevede molteplici pareri prima di poter intervenire. Il sindaco uscente, quindi, ha presentato i progetti in ballo: la realizzazione di 7 opere pubbliche proposte all’interno dei
Programmi straordinari per la ricostruzione (tra cui la fibra ottica e la strada intervalliva) e altri progetti preminentemente turistici nell’ambito dei Contratti istituzionali di sviluppo. La Piermattei, infine, ha assicurato il suo impegno per bloccare il declassamento di tre strutture complesse presenti all’interno dell’ospedale di San Severino come l’oncologico, l’hospice e la radiologia, rilanciando la sua battaglia per la riapertura del punto nascite.
Francesco Borioni ha posto l’accento sulla necessità di collaborazione sulla gestione dei fondi europei in arrivo innanzitutto tra gli attuatori, regione, unione montana e Comuni, sottolineando la mancanza di risorse professionali all’interno dei Comuni e quindi la necessità di coinvolgimento delle associazioni. Borioni ha proposto quindi l’istituzione di un “matching” costante tra associazioni di rappresentanza delle imprese e Comune per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Sulla riorganizzazione sanitaria, il candidato propone infine di utilizzare il criterio della complementarità in modo che tutti i servizi sanitari possano essere accessibili dai cittadini delle comunità montane.