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Vaccinazioni all'Italia
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Hub all’Italia: 3.400 vaccini dal 22 febbraio al 12 aprile

Quasi 3.400 vaccinati, tra chi ha ricevuto la prima e chi anche la seconda dose, alla data del 12 aprile presso l’hub della Sala Italia a San Severino. Numeri dal 22 febbraio scorso, poi ulteriormente cresciuti in questi ultimi giorni. Parliamo, in particolare, di 2.359 persone che hanno ricevuto la prima dose, altre 853 che hanno avuto anche la seconda dose. Ben 1.781 dei vaccinati con la prima somministrazione avevano più di 60 anni di età. Con loro pure 470 operatori scolastici, 72 volontari del settore sanità, 9 rappresentanti delle forze dell’ordine, 9 operatori sanitari, 7 operatori non sanitari, 6 soggetti vulnerabili, una donna in gravidanza, una convivente di un soggetto ad alto rischio. Il richiamo per la seconda dose ha visto già tornare al Punto vaccinale 817 anziani di età superiore ai 60 anni, 17 operatori scolastici, 14 volontari nel settore della sanità, 3 rappresentanti delle forze dell’ordine, 1 operatore sanitario e 1 paziente affetto da fibrosi cistica.

Decine e decine di pazienti che, a giorni alterni, hanno frequentato la Sala Italia di via Roma trasformata, nelle ultime settimane, in Punto vaccinale dall’Asur Marche nell’ambito della campagna antiCovid-19 della Regione, su concessione gratuita del Comune.

“Un lavoro enorme, uno sforzo organizzativo unico – spiega il sindaco Rosa Piermattei – di fronte al quale, da sindaco, ma ancor prima da normale cittadino, mi sento in dovere di dire grazie. Grazie ai tanti volontari del gruppo comunale di Protezione civile della nostra città, nonché dei paesi limitrofi, dell’Associazione nazionale Carabinieri e del Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta); agli agenti della Polizia locale e ai militari dell’Arma che si sono prestati per fornire accoglienza e aiuto alla popolazione”. E poi aggiunge: “Al personale medico e infermieristico, a quello di segreteria e alla Croce Rossa va un altro ringraziamento sentito per come, nonostante la mole di lavoro, si è proceduto. Quando i numeri sono grandi qualche piccola cosa che non va si può anche incontrare ma l’importante è superarla per poi migliorarsi. Anzi, la struttura potrebbe ampliarsi per dare la possibilità di avere 6 medici per le vaccinazioni di massa”.

 

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