Nel corso della giornata di martedì i Carabinieri di San Severino e quelli del Nucleo operativo e Radiomobile di Tolentino hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti giovani – poco più che ventenni, uno studente, l’altro operaio – accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di San Severino e dei Comuni limitrofi, vendendo droga (principalmente marijuana) soprattutto a loro coetanei.
L’indagine è scaturita da alcuni controlli eseguiti lo scorso maggio a San Severino, durante i quali i due giovani, fino ad allora insospettabili e incensurati, sono stati trovati in possesso di marijuana già pronta per la vendita e di bilancini di precisione. Al termine di una lunga e complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire due anni di attività di spaccio, durante i quali i due ventenni avrebbero guadagnato circa 140 mila euro dalla vendita di oltre 9 kg di marijuana e di circa un etto di cocaina.
Da quanto ricostruito dai militari dell’Arma, inoltre, i due sarebbero stati fra i principali punti di riferimento per lo spaccio settempedano nel periodo della quarantena.
Le ordinanze di custodia sono state emesse dal Gip Bonifazi.